Roma, sempre più cani stanno male. Il cibo medicato viene prescritto, ma non acquistato.

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Al canile di Muratella e di Ponte Marconi è dal 2017, da quando è cambiata la gestione, che si parla di “allarme cibo”! Ma da diversi mesi la situazione ha raggiunto un picco di criticità e sta precipitando.

I pasti sono di cattiva qualità e non somministrati secondo le prescrizioni mediche. Questo, aggiunto al picco di caldo raggiunto nelle ultime settimane, ha fatto esplodere i casi di gastroenterite, che normalmente si possono verificare in un canile d’estate, ma che quest’anno sono non quantificabili, tanto meno in miglioramento.

Nonostante le molteplici richieste dell’attuale direttore sanitario dott. Pietro Vitellozzi, né Agro Aversano, attuale gestore del canile tenuto a somministrare il cibo secondo quanto prescritto dal direttore sanitario, né il Comune di Roma, che deve controllare l’operato del gestore affinché il benessere degli animali sia garantito, fanno nulla per sanare la situazione.

Il quadro clinico, per tutti i cani esaminati è davvero simile: stato infiammatorio moderato-severo del sistema gastrointestinale, con presenza di lesioni dermatologiche legate a scorretta alimentazione. La direzione sanitaria dei due canili chiede supporto alle associazioni accreditate non solo per sensibilizzare gestore e Comune ma anche per contribuire a migliorare con proteine nobili e probiotici la dieta delle centinaia di ospiti dei canili di Ponte Marconi e Muratella.

Ma cosa mangiano i cani del Comune di Roma?

Per quanto effettivamente siano di proprietà del Comune, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, più volte interpellato, non è voluto entrare in merito: “E’ responsabilità del gestore provvedere al cibo.” Punto. Basta. Nessun controllo si ritiene opportuno. Cosa realmente si trovi nel cibo fornito agli ospiti delle strutture di Muratella e Ponte Marconi resta dettaglio accessorio, su cui è bene non approfondire.

Che fine fanno gli appelli dei direttori sanitari?

Prima la dott.ssa Daniela Mignacca, che ha preceduto l’attuale direttore ed ora il dott. Pietro Vitellozzi, che resterà in carica fino al 5 agosto prossimo, data ufficiale di scadenza dell’attuale contratto di gestione dei Canili di Roma, hanno segnalato, chiesto aiuto, sollecitato, firmato carte su carte affinché almeno il cibo per i più fragili, fosse garantito. Ma la situazione è andata solo peggiorando e rimane il silenzio del gestore e del comune.

Altro giro, altra corsa

Ed intanto si attende l’aggiudicazione del nuovo bando di gara di 8 milioni di euro per la gestione triennale dei canili. L’ unica società ad aver partecipato è il gestore in carica, Rifugio Agro Aversano di Parete in provincia di Caserta che sta cercando il nuovo direttore sanitario attraverso appelli su fb.

La proposta di aggiudicazione del bando c’è e l’importo sarebbe anche più lauto rispetto al triennio precedente, dal momento che si prevedono servizi aggiuntivi.

Ma intanto le decine e decine di cani ridotti in condizioni precarie che fine faranno…..?

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2023-07-15T14:38:59+00:00 15 luglio 2023|0 Comments

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