PER CHI HA UN GATTO

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PER CHI HA UN GATTO 2017-03-15T16:47:31+00:00
Ninetto

Ninetto

Se hai adottato un gatto, cucciolo o adulto, presso il Punto di Primo Soccorso Gatti presente all’interno del canile Muratella, prima di tutto ti ringraziamo e poi ti invitiamo a leggere attentamente questi consigli che l’Associazione Colonia Felina di Torre Argentina fornisce a tutti coloro che adottano un gatto in un opuscolo con consigli utili per i nuovi proprietari. Li elenchiamo suddivisi per argomento ringraziando l’Associazione che li ha messi a disposizione.

 

I primi giorni meglio tenere il gatto in una camera con porte e finestre chiuse. Avrete disposto la lettiera per i suoi bisogni in un punto appartato e le ciotole per l’acqua ed il cibo nell’angolo opposto. La sua cuccia sarà già pronta in un posto riparato. Il gatto apprezzerà le attenzioni sentendosi a casa sua. Chiudete comunque accuratamente gli accessi dei vani dove il gatto potrebbe trovare dei nascondigli: è inevitabile che all’inizio sia spaventato e tenda a nascondersi sotto letti e divani, dietro frigoriferi, ecc. Pian piano allenterete le precauzioni, a seconda della reazione del gatto.
Preparate le sue cose come per un gatto adulto. Mostrategli la sua cassetta, per loro è istintivo utilizzarla. Non lasciatelo troppo solo ma cercate di occupare la sua attenzione con giochi stimolanti. Se dorme non disturbatelo. I gatti consumano molte energie che debbono reintegrare con molto sonno fino a 16/18 ore al giorno. Ricordate ai bambini di non strapazzarlo troppo: ricordate loro che è un essere vivente e non un giocattolo. Non limitategli il cibo se dovesse piangere davanti alla ciotola appena svuotata. I gatti si auto regolano.
Siate molto cauti camminando per casa. Un gattino tenderà a venirvi incontro e intrufolarsi tra i vostri piedi.
Se volete che la nottata sia tranquilla per lui e per tutta la famiglia, organizzate una seduta di giochi prima dell’ora di dormire, per fargli scaricare le energie e procurargli una nottata di riposo.
I gatti adulti dovrebbero mangiare due volte al giorno. E’ probabile che, al suo arrivo in un ambiente sconosciuto, il vostro nuovo gatto rifiuti il cibo. Non vi preoccupate, la disappetenza è provocata dal cambiamento d’ambiente o di dieta.
Variate spesso la sua dieta per non farlo abituare ad un solo sapore. Naturalmente potete dargli del pollo o del pesce lesso, come carne macinata bianca o rossa appena scottata. Provate ad abituarlo a mangiare anche un pò di verdura.
Vietate le ossa di pollo e le lische di pesce: sono pericolosissime. Evitate di aggiungere sale se cucinate per il gatto. No ai dolciumi. Il polmone piace ai gatti da sempre, ma non ha nessun potere nutritivo; può essere pertanto un innocua aggiunta. Un rosso d’uovo a settimana può fornirgli vitamine importantissime per il suo benessere e per la bellezza del suo pelo.
Una ciotola di acqua fresca dovrà essere sempre a disposizione del gatto, soprattutto se viene spesso alimentato con croccantini. I gatti bevono anche se sembra che non lo facciano. Non devono bere troppo, se così fosse portatelo dal veterinario per un controllo.
In linea di massima vale quanto detto per l’adulto, tenendo conto che in proporzione, un gattino mangia di più. Ha pochi mesi per raggiungere l’età adulta e crescere di conseguenza, quindi il suo fabbisogno di calorie e di proteine è maggiore. Se potete inizialmente nutritelo con cibo speciale per gattini. Tutti i gatti, di qualsiasi età hanno bisogno di cereali. Nelle scatolette sono già presenti. Aggiungete poca pasta ( scotta e non condita) ed un pò di verdura (carote, fagiolini, ecc.) nel caso il vostro gatto mangi cibi preparati in casa, a base di carne o pesce.
State attenti a somministrare del latte: dopo lo svezzamento molti gatti non sviluppano l’enzima che assimila quest’alimento e lo rende digeribile. Bisogna assolutamente evitare la diarrea nei mici piccoli.
Anche se sgradevole, dovreste sempre osservare le feci dei gatti per rilevare l’eventuale presenza di vermi. Un pancione anomalo potrebbe essere il sintomo di una verminosi. Consultate il veterinario per tenerlo sotto controllo.
Una casa può essere piena di trappole e pericoli per un gattino ma anche per un gatto adulto. Assicurate bene fili elettrici ciondolanti, coprite con apposite placche prese di corrente raggiungibili dal gatto. Mordicchiare cose è istintivo, specialmente per i gattini. Attenzione a spilli o, peggio, ad aghi con filo attaccato. Lasciate sempre rigorosamente chiusi sportelli del forno e oblò di lavatrici. Sono nascondigli molto apprezzati dai gatti. Attenzione anche ai frigoriferi, gli odori che provengono da li sono molto attraenti per un gatto goloso. Un’altra fonte di guai possono essere i divani letto. Prima di reintrodurre la rete nel suo alloggiamento guardate bene nel vano al disotto.
Attenzione a davanzali e balconi. Se possibile, sistemate delle reti di protezione.
Comunque non lasciate mai finestre aperte quando uscite.
Dietro molti lavelli o bidets ci sono dei vani vuoti. Guardateci dentro prima di pensare che il gatto si sia volatilizzato. In ogni caso, sportelli e cassetti lasciati aperti sono una tentazione irresistibile. Fate una ricognizione della vostra casa cercando di pensare “da gatto”. Scoprire tutti i possibili nascondigli prima che li trovi “lui” vi risparmierà molte ore di angoscia e di ricerche affannose.
I gatti hanno le unghie, ed è per necessità che deve “limarsele”. Potrebbe ricorrere a divani, poltrone, tappeti, tavoli, ecc. Se volete salvare il vostro mobilio, procuratevi un apposito “grattatoio” o meglio ancora un bel pezzo di sughero da assicurare in una parte non in vista della casa. Oppure potete rivolgere la sua attenzione verso un tappeto vecchio da lasciargli a disposizione, ben fissato al pavimento, oppure una vecchia seggiola di vimini, ecc. Siate coerenti e costanti con l’insegnamento: un NO deciso, ripetuto ed autoritario al momento giusto può salvare la situazione.
Il vostro veterinario potrà insegnarvi a spuntargli le unghie: non azzardatevi a fare questa operazione senza consultarlo perché potreste provocare un’emorragia incontenibile. Occorre comunque la collaborazione del gatto; sarà bene quindi cominciare quando il gatto è molto giovane e malleabile.
Avete fatto trenta, adottando un gatto. Perché non fate trentuno, adottandone due? Non è così sfacciata la proposta come si potrebbe pensare. Vi assicuriamo che due gatti danno lo stesso lavoro di uno- stessa cassetta, poco cibo in più. Con il vantaggio che le due bestiole non soffrirebbero la solitudine in caso di vostre lunghe assenze durante il giorno. Vi assicuriamo che anche i gatti possono annoiarsi e deprimersi. E voi vi sentireste più tranquilli e vi divertireste ad osservare i loro giochi.
Date tempo al residente ed al nuovo venuto di abituarsi uno all’altro. E’ difficile che sbocci un amore a prima vista. La pacifica convivenza richiede da pochi giorni a qualche settimana. All’inizio teneteli separati, avvicinandoli gradualmente, in modo che si abituino reciprocamente all’odore del… diverso. In ogni caso, non spaventatevi di fronte ad eventuali baruffe, per quanto terrificanti possano sembrare. I combattimenti felini sono sempre rituali e mirano ad ottenere il segnale di sottomissione da parte del più pacifista dei due. Non siate apprensivi: date ai gatti il tempo di prendere i loro accordi.
Potete favorire il loro approccio al momento del pranzo, mettendo le ciotole in due punti distanti. E’ probabile, in tal caso, che la loro attenzione sia rivolta più alla pappa che alla reciproca presenza e, dopo, a pancia piena, si è più concilianti. In ogni caso, all’inizio lasciate i gatti nella stessa stanza solo se vi sono ripari e nascondigli per entrambi, in modo che chi non vuole il confronto possa sottrarvisi a distanza di sicurezza.
Attenzione: non cercate mai di separare due gatti in lotta a mani o piedi nudi. In quel momento i felini sono particolarmente irritati e potrebbero non fare differenza tra amici e nemici. Non prendete in braccio un gatto per consolarlo se mostra ancora i sintomi dell’inquietudine: pelo ritto, coda gonfia, orecchie abbassate e mugolii inarticolati. Lasciate che si calmi. Il vostro asso nella manica: una qualche ghiottoneria offerta per distrarre i rivali. Oppure una spruzzatina d’acqua al momento opportuno e il dissidio sarà appianato.
Se l’animale residente è un cane, sicuramente conoscerete la sua indole e come la pensa nei confronti dei gatti, quindi avrete preso un gatto solo con il suo implicito consenso. Attenzione: lasciate ai due animali il tempo di decifrare i rispettivi codici di comportamento. I segnali di amicizia del cane possono essere interpretati da un gatto come manifestazioni di ostilità. Ad esempio: se il cane agita la coda è un segnale positivo, se ad agitarla è il gatto il segnale è negativo. E’ naturale che all’inizio vi possano essere dei fraintendimenti. In questo caso è sempre meglio adottare un gatto molto giovane, anche se si possiede un cane “amico dei gatti”, perché un adulto potrebbe essere più aggressivo e il vostro cane rischierebbe di cambiare idea circa la categoria gatti.
Non carezzate troppo il gatto in sua presenza e fategli sentire che è sempre lui il primo. Prima di quanto vi aspettiate, li sorprenderete a dormire acciambellati insieme.
Si intende fare indossare un collarino al vostro gatto, sceglietene uno del tipo di sicurezza, in materiale elastico e che si apra facilmente nel caso dovesse impigliarsi in qualche sporgenza.
Per evitare guai aggiungete una medaglietta o una targhetta per il nome del gatto, il vostro indirizzo e il numero di telefono. E’ una precauzione indispensabile se avete un giardino. Evitate campanellini e sonagli. Possono essere utili per rintracciare un gatto in movimento, ma quando è fermo ( e quando si nasconde deliberatamente è SEMPRE immobile) non servono a nulla. Talvolta possono essere un vero fastidio per il gatto che naturalmente è predatore e non riesce a catturare la sua preda che, avvertita dal sonaglio, scappa lasciando il gatto a bocca asciutta!
Il gatto è l’animale più pulito che esista: la sua saliva ha poteri detergenti, disinfettanti e deodoranti. Come potrete notare la usa senza risparmio durante le sue meticolosissime sessioni di pulizia. Pertanto sarà ben difficile che un micio abbia bisogno di un bagno, a meno che non si sia imbrattato con oli vari, carbone, vernici o quant’altro. Se siete costretti a fare il bagno al vostro gatto ricordate che dovrà subito dopo essere immediatamente e completamente asciugato, per evitare raffreddori e polmoniti.
Ricordate che esistono anche dei prodotti per lavarlo “a secco”, che possono essere utili se il vostro gatto vive all’aperto. Ma in genere il gatto non apprezza queste attenzioni e preferisce conservare il suo odore naturale, o meglio, il suo profumo.
Per quel che riguarda le sue comodità giornaliere, il gatto avrà bisogno di una lettiera di plastica lavabile, dai bordi alti, in cui sarà messo uno strato di circa cinque o quattro cm dell’apposita sabbia in commercio. Ogni giorno si dovranno rimuovere i “prodotti” solidi con una paletta traforata e, inclinando il recipiente, si asporterà dal fondo quella parte di sabbia che si sarà agglomerata a causa dei rifiuti liquidi. Aggiungere sabbia se necessario. Sarà bene lavare ogni giorno con acqua e varechina il recipiente.
Attenzione: se nonostante tutte queste attenzioni il gatto dovesse perdere le sue buone abitudini igieniche, dovete essere pronti a fare un bell’esame di coscienza. Siete sicuri che la cassetta sia scrupolosamente pulita?
Non arrabbiatevi e non picchiatelo (non picchiatelo mai in nessun caso: è il sistema educativo più crudele e meno efficace). Fate attenzione se il gatto dovesse accucciarsi ripetutamente sulla cassetta dando sintomi di difficoltà urinarie c’e’ bisogno di farlo visitare dal veterinario.
Molti sono convinti di poter tenere un gatto solo se si possiede un giardino. L’esperienza dimostra invece che il gatto può essere perfettamente felice anche in un appartamento di cui apprezzerà soprattutto le stanze di rappresentanza, i comodi divani e le avvolgenti poltrone.
Certo, il giardino consente al gatto una maggior attività fisica, ma è anche fonte per lui, specialmente in città, di continui pericoli e guai. Abituatelo molto lentamente ad uscire in giardino ma mai prima di averlo sterilizzato e mai, almeno le prime volte, senza sorveglianza. Il gatto estenderà lentamente il suo concetto di territorialità dall’appartamento allo spazio all’aperto.
Bisogna essere rigorosi su questo punto: purtroppo abbiamo avuto dolorose esperienze da parte di persone che hanno sconsideratamente lasciato il gatto o il gattino in balia di se stessi in giardino, i primissimi giorni del loro arrivo in famiglia: sono scomparsi tutti. In ogni caso, divieto assoluto per il gatto di uscire di casa la notte quando gli incidenti automobilistici sono più probabili. Un gatto con gli abbaglianti addosso si blocca in mezzo alla strada con le conseguenze immaginabili.
Se poi volete essere proprietari perfetti, recintate il giardino a prova di fuga di gatto.
Mai lasciare un gatto libero in automobile! Le sue reazioni possono sempre essere imprevedibili e mettere a repentaglio la vostra, la sua e l’altrui sicurezza. Se dovete viaggiare con il vostro gatto, munitevi di una gabbia robusta e ben serrata. Comunque, in viaggio, non fatelo mai uscire dalla sua gabbia; molti gatti si perdono in questo modo.
Durante l’estate viaggiate solo durante le ore fresche. Ricordate che, anche a finestrini aperti, la temperatura dentro l’abitacolo di un auto raggiunge livelli tali da provocare facilmente uno “shock da surriscaldamento” pericolosissimo. In caso di grave pericolo i cui sintomi sono: respirazione molto accelerata, bava dalla bocca, sbandamenti, temperatura sopra i 40 C° (a 42 C° il gatto muore) potete tentare di salvarlo immergendolo immediatamente dentro una fontana d’acqua fresca, (ovviamente solo il corpo, lasciando la testa fuori) ammesso che si trovi a portata di mano, cercando di raffreddarlo in qualsiasi modo, ma soprattutto cercando senza indugi un valido aiuto veterinario.

Nel canale Info Utili, all’interno della sezione Anagrafe canina, troverete gli indirizzi delle ASL romane che, in ottemperanza alla Legge Regionale 34/97, hanno aperto degli ambulatori veterinari dove si sterilizzano gratuitamente gatti di colonia. Purtroppo questi ambulatori non lavorano a tempo pieno e vi si chiederà di mettervi in lista d’attesa, oltre al tempo necessario per il sopralluogo che deve accertare che si tratti effettivamente dei gatti randagi.

L’Associazione di Torre Argentina in caso di viaggi e vacanze offre un gruppo di volontarie che, con una modicissima spesa, possono accogliere il vostro gatto nella loro casa o possono, se preferite, venire a casa vostra per accudire il vostro animale.