PER CHI HA UN CANE

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PER CHI HA UN CANE 2016-11-29T18:35:13+00:00
Rex

Rex

L’educazione è un elemento fondamentale per una serena convivenza con il nostro compagno a 4 zampe. Anche un cane di taglia grande non costituisce un problema se sa stare in macchina, se lo abituate a comportarsi in maniera adeguata in ogni situazione, se é tollerante verso gli altri animali…
Bisogna innanzitutto stabilire delle regole all’interno delle quali il cane imparerà a muoversi sapendo quali sono le sue libertà e quali i suoi limiti (non é il caso che dorma su divani ma che abbia la sua cuccia; non deve ricevere bocconcini mentre siete a tavola ma in altri momenti, ad esempio come premio per essersi comportato bene ecc.).
Per instaurare un rapporto equilibrato non bisogna dargliele tutte vinte!
Più o meno come con i bambini, ma con una differenza: il cane non cerca un genitore premuroso, ma una guida sicura. Un buon padrone spiega al suo amico come ci si comporta usando calma e determinazione, pazienza e fermezza. Ricordatevi che limitarsi a sgridarlo quando sbaglia non è sufficiente perchè lui capisca (anzi, potrebbe crearsi tra di voi un clima di tensione): ciò che é veramente importante é lodarlo e premiarlo quando si comporta bene, anche se fa cose semplicissime come riposare tranquillamente nella cuccia o alzare lo sguardo verso di voi quando pronunciate il suo nome. In questo modo avrete un cane sereno ed equilibrato; stare insieme sarà per entrambi un piacere e si instaurerà un rapporto di fiducia che vi permetterà di affrontare con lui qualunque situazione.
In ogni caso, se avete bisogno di consigli per educare bene il vostro amico che avete appena adottato presso le nostre strutture, rivolgetevi al Gruppo Educatori del canile della Muratella: talvolta può bastare un piccolo suggerimento per risolvere un problema che sembra insormontabile.

Il cane dovrebbe, di norma, essere tenuto al guinzaglio e, talvolta anche con la museruola.
Noi consigliamo comunque di insegnare al vostro cane a starvi vicino, a non allontanarsi, ad obbedire al vostro richiamo, pur ritenendo necessario tenerlo al guinzaglio quando si gira per strada.
Perchè i cani sono imprevedibili: basta un altro cane, un gatto, una persona che lo distrae per farli scattare e attraversare la strada.

Potete invece tenerli liberi nelle aree riservate ai cani nei parchi pubblici, nel giardino della casa di amici, in aree private chiuse al traffico (zone residenziali), insomma dove non ci sono pericoli.

Vi consigliamo di mettere un collare al vostro cane e di non toglierlo mai. Importantissima é la medaglietta su cui incidere il vostro telefono di casa, della casa al mare, il cellulare, etc. E’ indispensabile sin dalle prime uscite, perchè il microchip (obbligatorio per legge) potrebbe non essere sufficiente perché non tutte le persone, incontrando un cane che gira da solo, potrebbero avere la voglia di fermarlo e portarlo dal veterinario o in canile per controllare il suo eventuale microchip.

Quindi, è molto importante mettergli la medaglietta: la persona che trova il cane lo ferma, vi chiama e voi andate a riprenderlo.

Lasciate sempre a disposizione del cane una ciotola con acqua fresca, abituatelo a mangiare il pasto sempre alla stessa ora e portatelo a passeggiare almeno due volte al giorno (mattina e sera) se è una femmina adulta. Almeno 3 volte al giorno se è un maschio o un cucciolo.
Non lasciate mai il cane solo in macchina per tanto tempo: il nuovo Regolamento Comunale dei Diritti degli Animali lo proibisce. In caso di furto dell’auto, inoltre, potrebbero scaraventare giù il cane al primo incrocio, oppure, se é un cane di razza di buon carattere, lasciarlo solo può stimolare il furto per richiedere il riscatto (pratica in voga da alcuni anni) o comunque, per rivenderlo.
Non lasciate mai il cane in auto sotto il sole: aprire un pò il finestrino non basta e le conseguenze sono drammatiche.

Abituate il vostro cane o gatto a venire con voi in macchina, iniziando con brevi tragitti, da allungarsi progressivamente ed evitando, se possibile, scossoni e frenate che lo spaventerebbero, fino ad arrivare a spostamenti e percorsi lunghi. Quando lo fate salire in macchina o viene con voi su un mezzo di trasporto, premiatelo sempre con un bocconcino gustoso. Assocerà l’automobile e gli spostamenti a qualcosa di piacevole e così, insieme alla paura, svaniranno anche gli altri sintomi spiacevoli, come l’eccessiva salivazione, il respiro affannato, la nausea…. Durante il viaggio parlategli con tono gioioso e tranquillo, rassicurandolo e trasmettendogli la sensazione di un momento bello senza pericoli. Non fatelo bere e mangiare prima di salire in macchina: potrebbe avere nausea e vomitare.

Anche se in teoria i taxi potrebbero trasportare i propri clienti con animali a seguito, nella realtà sono pochi i conducenti di taxi disponibili a farsi “sporcare” la loro auto dall’animale.
E’ possibile, comunque, dovendo spostarsi o dovendo far giungere l’ animale ad una determinata destinazione dove qualcun’ altro lo aspetta, rivolgersi ad agenzie private che fanno trasporto di animali.

Nel Comune di Roma l’accesso ai cani è consentito nella parte posteriore degli autobus e nel primo o ultimo vagone di trenini e metropolitana, naturalmente con guinzaglio e museruola.
Non sono ammessi più di due cani per vettura. Per il cane o il gatto deve essere pagato il biglietto a normale tariffa urbana od extraurbana.

Evitate di lasciare il cane legato fuori da negozi e supermercati, se non siete in grado di controllarlo a vista. Potrebbe slegarsi e perdersi mentre vi cerca o, peggio ancora, potrebbero rubarlo o farlo scappare.
Se vivete in condominio, dovete fare in modo che l’arrivo del vostro nuovo amico non susciti lamentele e, soprattutto, notti insonni ai vostri coinquilini.
Il raggiungimento di un equilibrio nel rapporto fra voi, il cane e gli altri è innanzitutto una vostra responsabilità. E’ importante che il cane impari a rispettare le vostre regole, che devono essere poche ma ben chiare. Il metodo da eseguire sceglietelo voi, a seconda dei casi.
Se piange, abbaia o fa danni in casa ogni volta che lo lasciate solo, provate ad abituarlo in maniera graduale alle vostre assenze: potete allontanarvi inizialmente solo per pochi minuti e lasciargli nella cuccia un panno con il vostro odore nel quale possa affondare il naso per sentirsi rassicurato. In tal modo, imparerà a vivere le vostre assenze serenamente, come una cosa normale, e la solitudine sarà meno pesante, per lui, per voi…e per i vostri vicini.
Non lasciate il cane sul terrazzo a lungo: potrebbe piangere o abbaiare scatenando le proteste dei vostri vicini. Se si tratta di un cucciolo, proteggete la ringhiera del balcone con una rete per evitare che possa cadere. Controllate che le piante e i fiori che avete non siano velenosi per il cane (le più tossiche sono: la lantana, l’acquilegia, l’oleandro…). Lasciate sempre a disposizione un ciotola con l’acqua.
Se avete la casa con giardino e terreno assicuratevi di avere recinzioni appropriate che il cane non possa scavalcare o scavarvi sotto.
Se avete cancelli elettrici, quando uscite controllate sempre che si chiudano e che il cane non vi abbia seguito.
Noi siamo assolutamente contrari ma se per qualche motivo avete la necessità di legare il cane per alcune ore, sempre sotto il vostro controllo, ricordate che la catena deve essere almeno di 5 metri; il cane deve avere a disposizione una ciotola d’acqua ed un riparo per il sole e la pioggia. Non legarlo con i cosiddetti collari a strozzo, che in questi casi potrebbero rivelarsi pericolosi.
Ogni anno nelle librerie è disponibile una guida con l’elenco di tutti i posti di villeggiatura “amici” dei nostri cani. Inoltre c’è un sito Internet specializzato www.dogwelcome.it con l’elenco delle strutture ricettive e delle spiagge che negli ultimi anni consentono l’accesso ai cani (finalmente si potrà trascorrere una giornata al mare senza dover lasciare il cane a casa da solo).
Se proprio non potete portare il cane in vacanza con voi, trovate un dog-sitter, oppure una pensione fidata. Sappiate che dovete prima abituarlo portandolo in pensione solo per il fine settimana in modo che non pensi che lo stiate abbandonando.
Durante la vacanza telefonate alla pensione per sapere come sta il vostro cane. Se avete un amico che resta in città, chiedetegli di andarlo a trovare.
Un’ulteriore alternativa “privata e familiare” è lo “scambio di ospitalità alla pari”. In questo caso ci si scambia l’ospitalità del proprio amico a 4 zampe o di altro animale domestico.
Naturalmente i soggetti dello scambio di ospitalità devono essere amici e condividere piacevolmente il gioco e gli stessi spazi.
Così, se per esempio avete in programma di partire le prime due settimane di agosto, affiderete il vostro cane, gatto o altro animale domestico alla famiglia disponibile allo scambio, che, a sua volta, nel periodo che avrà scelto per le sue vacanze affiderà a voi il proprio animale.
Offrite sempre al vostro cane la possibilità di socializzare con i suoi simili: anche se ha a disposizione un ampio giardino, è importante che lo portiate al parco per giocare con gli altri cani.
Il carattere che svilupperà il vostro amico dipende anche dalle abitudini che sarete in grado di dargli e soprattutto, dalle emozioni che gli trasferite: se vi mostrate calmi anche il cane tenderà a tranquillizzarsi; se invece vi preoccupate ogni volta che il vostro cane ne incontra un altro, lui si agiterà insieme a voi, rischiando cosi di non riuscire ad instaurare un rapporto equilibrato con i suoi simili (potrebbe finire per averne paura, o diventare aggressivo..).
Ricordate, infine, che la cessione del cane ad altri, il cambio di residenza e il cambio di domicilio vanno comunicati al Servizio Veterinario della vostra ASL, che si occuperà di aggiornare l’anagrafe canina. E ovviamente, ricordatevi di iscrivere sempre il vostro cane all’anagrafe canina: inserire il  microchip non basta se poi a questo microchip non corrisponde il vostro nome e il vostro indirizzo. E questo collegamento viene garantito solo recandosi presso gli uffici della ASL competente per territorio e iscrivendo il vostro amico a quattro zampe nell’elenco della anagrafe canina del territorio.
La salute del cane, come la nostra, dipende soprattutto da un’attenta prevenzione. Portate il vostro cane almeno una volta l’anno dal veterinario per una visita di controllo e fategli fare tutte le vaccinazioni ed i richiami necessari.
Curate molto la qualità dell’alimentazione, che deve essere composta da ingredienti freschi come riso e pasta o cibi secchi di buona qualità.
Da maggio ad ottobre usate antiparassitari (sia per uso esterno che per uso orale) per proteggerlo da pulci e zecche.
Durante le passeggiate nei prati, fate attenzione ai “forasacchi” che possono penetrare in profondità nelle orecchie, nelle zampe e nel naso.
Se pensate di andare in vacanza in Sardegna, in Trentino Alto Adige o all’estero, ricordate che è obbligatorio la vaccinazione antirabbica (chiedete informazioni al vostro Servizio Veterinario).
Fate attenzione alle zanzare, che in alcune aree geografiche possono trasmettere al vostro cane malattie come la filariosi e la leishmaniosi.
Fate attenzione anche alle zecche, portatrici di terribili malattie come l’erlichia e la ricketsia. Pur utilizzando gli antiparassitari, è possibile che una zecca si attacchi ugualmente al mantello del vostro animale: rimuovetela immediatamente, aiutandovi con un batuffolo di ovatta imbevuto nell’olio di semi o nell’alcool. La zecca verrà stordita dal batuffolo e sarà piu’ facile tirarla via. Se il pungiglione dovesse rimanere attaccato alla pelle del cane, non preoccupatevi: si incisterà come fosse un punto nero e verrà poi assorbito dal derma.

Infine ricordate che anche il cane potrebbe aver bisogno di una periodica pulizia dei denti, per questo consultate il vostro veterinario.

La sterilizzazione del cane e del gatto è uno strumento fondamentale per combattere la piaga del randagismo.
Chi passa del tempo in canile, come noi volontari, ha modo di constatare la grande sofferenza di quei cuccioli nati da cagne o gatte randage o, ancora peggio, nati da animali i cui proprietari senza coscienza pensano di potersene sbarazzare scaricandoli in canile.
Per non parlare di chi fa fare le cucciolate ai propri animali perchè ritiene che sia contro natura sterilizzare, ma poi porta i cuccioli a sopprimere o li uccide in modo barbaro. Non sono casi rari.
C’è chi non sterilizza adducendo motivazioni etiche; chi, egoisticamente, vuole semplicemente “vivere l’esperienza della nascita dei cuccioli” tanto carini all’inizio quanto fastidiosi dopo un pò, perché…ne sono nati nove invece di tre, perché alla fine dell’allattamento cominciano a girare per casa, a giocare, a sporcare, e così via. Altri sostengono, vivendo in campagna, che il fatto che la loro cagna possa partorire ogni sei mesi non rappresenti un problema: “tanto c’è spazio!”.
Ma ve lo immaginate che cosa diventerebbe quel posto? Basterebbero due cucciolate per trasformarlo in un canile in continua crescita.
C’è poi chi avversa la sterilizzazione perchè ha sentito dire che i cani soffrono se non si accoppiano, o che è crudele non concedere alle femmine di provare almeno una volta nella vita l’esperienza della maternità (e la sofferenza quando le vengono poi tolti i cuccioli?? Quella non la vogliamo considerare?!)… in realtà questo è il risultato della nostra tendenza ad umanizzare gli animali, che appartengono invece ad un’altra specie, hanno spesso esigenze e bisogni diversi dai nostri.
Dietro al “no” alla sterilizzazione c’è talvolta egoismo, spesso ignoranza o incoscienza di quanto serio sia il danno che si fa mettendo al mondo altri cuccioli.
A volte si pensa, in buona fede, di poter risolvere agevolmente il problema trovando una sistemazione per tutti i piccoli nati in casa. Poi, quando ormai è troppo tardi, si scopre che non è così semplice affidarli e non si sa più cosa fare con i cuccioloni (che nel frattempo sono cresciuti!). In ogni caso, sarebbe utile fare questa riflessione: “le stesse sette/otto persone che sono disposte a prendere i miei futuri cani potrebbero salvarne altrettanti che vivono ingiustamente reclusi in gabbia in qualsiasi canile”.
Perciò, se per qualche motivo il vostro animale non può essere sterilizzato (per problemi di salute, ad esempio…) comunque NON fategli fare cuccioli! Contribuirete così al grande sogno di svuotare gradualmente i canili e non vedere più occhi di cani distrutti dall’abbandono…chissà, forse fra qualche anno il sogno si realizzerà e l’uomo potrà orgogliosamente considerarsi “il miglior amico del cane”.
Purtroppo molti ritengono alto il costo della sterilizzazione di un cane o di un gatto di proprietà e ne fanno a meno anche per questo.

Presso il Canile Comunale a Roma, via della Magliana 856, vengono applicate le seguenti tariffe (il minimo del tariffario stabilito dall’Ordine dei Veterinari):
Cani: 136 € per i maschi; 163 € per le femmine.
Gatti: 73 € per i maschi; 116 € per le femmine.

La prima cosa da fare è denunciare lo smarrimento alle autorità, Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani.
Inoltre, se vuoi darti da fare per ritrovarlo, segui le nostre indicazioni.
Vieni al canile della Muratella, via della Magliana 856, e parla con i nostri addetti: abbiamo un Ufficio Ritrovamenti e Smarrimenti che può aiutarti direttamente, sia mostrandoti le foto degli ultimi cani entrati sia guidandoti per il canile. Con il passar del tempo, non mollare nella tua ricerca! Considera che, a causa delle peripezie in cui è coinvolto, il tuo cane potrebbe arrivare in canile anche tra mesi. Potrai anche lasciare i tuoi dati e la descrizione del cane (meglio ancora se corredata da foto) in modo che la nostra segreteria abbia più possibilità di riconoscerlo in caso di ritrovamento.
Tappezza di cartelli la zona in cui hai smarrito il tuo cane. Nel foglio devi precisare razza, sesso, colore, età, nome, collare, tatuaggio, segni particolari, data e zona dello smarrimento e attaccarlo sugli alberi, nelle cabine telefoniche, sui cassonetti per i rifiuti, sulle vetrine dei negozi che te lo permettono, agli ingressi dei giardini pubblici, ai distributori di benzina. Per arrivare a tutti gli ambulatori veterinari di Roma ti consigliamo di rivolgerti alle agenzie specializzate in questi servizi, a meno che tu non riesca a farlo da solo.
Cerca di far pubblicare il tuo annuncio sui periodici specializzati in animali da compagnia e sul tradizionale “Porta Portese”.
Cerca al più presto il tuo amico presso i numerosi rifugi privati (potete rivolgervi a noi per conoscere gli indirizzi) che esistono a Roma e dintorni portando con te la foto del cane corredata di tutti i dati necessari e chiedendo di poterla esporre. Chiedi di controllare personalmente gli animali all’interno del rifugio e tornaci periodicamente.                                  Compila infine il form che troverai su questo sito nella sezione Contatti, canale Richiesta Informazioni: i dati dell’animale che hai smarrito verranno da noi immediatamente caricati su questo sito, nell’apposita sezione, ed avrai più possibilità di ritrovarlo nel caso fosse stato avvistato o addirittura salvato da un altro cittadino.
Se trovate per strada un cane apparentemente senza padrone, cercate di avvicinarlo con cautela e aiutandovi con del cibo.
Se il cane ha un collare, controllate se c’è un numero di telefono o indirizzo impresso sulla medaglietta o all’interno del collare stesso.
Se siete fortunati potrete mettervi in contatto subito con il proprietario del cane. Altrimenti, provate a cercare il tatuaggio all’interno della coscia destra. Se riuscite a trovarlo e a leggerlo potrete rivolgervi al Canile Comunale, che vi aiuterà a ritrovare il proprietario consultando i vari Servizi Veterinari.
Qualora il cane sia sprovvisto anche sia del tatuaggio che del microchip è utile consultare le rubriche che si occupano di cani smarriti sui quotidiani o sui periodici (es. Porta Portese, Quattro Zampe,…) oppure Televideo RAI 3 e affiggere dei cartelli con la foto del cane nella zona del ritrovamento. Naturalmente non dimenticate di lasciare i vostri dati e la descrizione del cane alla nostra segreteria del canile della Muratella e al nostro Ufficio Persi e Ritrovati e di denunciare il ritrovamento alle autorità, in modo che possa essere confrontato con le segnalazioni di smarrimento. Compila anche il form che troverai su questo sito nella sezione Contatti, canale Richiesta Informazioni: i dati dell’animale che hai trovato verranno da noi immediatamente caricati su questo sito, nell’apposita sezione, ed avrai più possibilità di ritrovare i padroni dell’animale.