ADOTTATO! Ghemon, ora non giri piu’ su te stesso …. ma se ti adottano, noi siamo contenti…

 

 

AGGIORNAMENTO al 25 maggio 2012 – Oggi Ghemon è stato adottato da una volontaria storica dell’Associazione che ha finalmente avuto la possibilità di portarlo a casa con sè. E’ sempre più vecchietto e stanco, Ghemon, e ha tutti gli acciacchi dell’età. Ed ora, con l’affetto di chi lui conosce da sempre – dai primi giorni del sequestro nel lontano 2002 – ha la possibilità di trascorrere l’ultimo periodo della sua vita continuando ad essere seguito e curato in una casa, esattamente come è stato in tutti questi anni grazie ad AVCPP. E a spese di AVCPP. Un ringraziamento speciale a tutte le persone del rifugio, operatori e volontari, che ogni giorno fanno sì che un parco canile sia una vera famiglia.

 

AGGIORNAMENTO al 5 novembre 2011 – Ciao Ghemon, alcuni cittadini ci hanno contattato preoccupati per te. Dicono che hanno letto su Internet che hai una unghia lunga che noi cattivi non ti abbiamo tagliato e che zoppichi su di una zampetta. Ovviamente abbiamo risposto loro che si, è vero, avevi una unghietta un po’ lunga che purtroppo in canile non avevamo ancora trovato il tempo di tagliarti ma l’altro giorno abbiamo tirato fuori la tronchesina e a te e ad altri canetti è stato fatto un bel pedicure. Per quanto riguarda la zoppia, tu cane con almeno 10 anni di canile sulle spalle – uno dei 1.031 trovati maltrattati a Roma e da noi sequestrati nel gennaio del 2002 e da allora fatti adottare praticamente tutti – , sappiamo benissimo della tua artrosi, proprio all’articolazione della spalla. Secondo la nostra veterinaria volontaria Chiara zoppichi perchè cominci ad avere dolore e dobbiamo iniziare a trattare anche te, come tanti altri canetti del canile – tutte cure e medicine garantite a spese dell’Associazione –  con il Rimadyl. Per maggior sicurezza, vedremo nei prossimi giorni di portarti da uno specialista, un ortopedico, così siamo ancora più tranquilli. Dormi tranquillo, Ghemon: in canile sì, ma curato come a casa. Ma se ti adottano, noi siamo contenti….

 

 

ECCO LA STORIA DI GHEMON – I miracoli accadono. E sui cani, i miracoli sono ancora più evidenti. L’atteggiamento di un cane cambia moltissimo a seconda delle condizioni nelle quali vive. Sono talmente sensibili da risentire immediatamente di un cambiamento, nel bene e nel male. Il caso di Ghemon è emblematico. Nel canile privato sequestrato nel gennaio del 2002, dove i volontari lo hanno trovato recluso, era un cane veramente pauroso. E stressato. Girava su se stesso vorticosamente quando vedeva arrivare i volontari con in mano il guinzaglio, segno di un profondo disagio interiore. Sapeva di poter uscire e non riusciva a contenere la sua gioia, la sua energia. Negli ultimi tempi, aveva cominciato a rilassarsi ma è stato lo spostamento nel parco canile ex Poverello a fare la vera differenza. Un recinto grande, trenta metri quadrati, un contesto tranquillo, sereno, nel verde. Amici con i quali dividere il recinto (ora vive con la bella Perla). Il contatto con la terra, con gli alberi, gli hanno fatto dimenticare il cemento nel quale era rinchiuso.

 

Guardate le foto: l’ultima è la più vecchia, è stata scattata nel 2003 e Ghemon è ritratto davanti alle gabbie del settore “Roma” dove ha vissuto da prima del 2002 (chissà quando è stato catturato e recluso…) fino a giugno del 2007: gabbie di pochi metri quadrati, fatiscenti.

 

 

 

Le altre foto sono di oggi: tranquillo, sereno, pronto per una felice adozione. Affettuoso con le persone, è compatibile con tutti gli altri cani, sia maschi che femmine.