FUORI DALLE GABBIE! Pepe, la prova provata dei traffici dei gestori privati

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AGGIORNAMENTO al 2 dicembre 2014 – Ecco Pepe in famiglia: casa con giardino e tanto amore! Grazie grazie grazie!

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AGGIORNAMENTO al 28 novembre 2014 – Adottato!

AGGIORNAMENTO all’8 marzo 2014 – Pepe, con Angela, all’interno del suo recinto, sereno…

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AGGIORNAMENTO al 15 febbraio 2014 – Ecco Pepe nell’area sgambamento del rifugio

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ECCO LA STORIA DI PEPE – Quando i volontari entrarono nel canile romano privato a seguito del sequestro per maltrattatamenti (19 gennaio 2002), trovarono 1.031 cani reclusi. Tra questi, molte cucciolate.

Pepe era un cucciolone allora, insieme alla sorellina Morgana e alla mamma. Un blocco compatto di cani, con la mamma socievole e Pepe e Morgana estremamente intimoriti.

Una delle prime cose che i volontari fecero, per recuperarli immediatamente, fu separare i due cuccioloni dalla mamma, mettendoli in due gabbie affiancate in modo che potessero comunque interagire. In questo modo, fu più facile lavorare su Pepe e Morgana e l’esperimento riuscì. Pepe e Morgana presero confidenza facilmente con l’essere umano, senza continuare a cercare sempre protezione nella loro mamma.

La mamma, dopo qualche tempo, venne adottata. Pepe e Morgana, invece, rimasero in canile e lì crebbero. Fortunatamente, un paio di anni fa, con nostra grande gioia, Morgana venne adottata. Ora è rimasto Pepe, questo bel giovanotto, forte e robusto e anche leggermente dominante sugli altri cani. Un po’ un capo branco, insomma. Che necessita di prove di compatibilità nel caso in cui dovesse essere affiancato ad un altro maschietto.

Cercando tra le carte di quel sequestro, emerse  una delle prove provate del maltrattamento subito da quei poveri cani: Pepe, che i volontari ricordano bene come nel 2002 fosse solo un cucciolone, risulta entrato nel canile sequestrato il 1 gennaio 1996… di chi era quindi quell’immatricolazione? di qualche cane morto di cui il povero Pepe prese il posto per continuare a far arricchire il gestore del canile sequestrato con le rette dei comuni? Ecco perchè AVCPP allora come oggi dice NO ALLE STRUTTURE PRIVATE CONVENZIONATE CON I COMUNI e SI alle strutture pubbliche, gestite con trasparenza e professionalità da onlus no profit. Gli animali non possono essere fonte di reddito…

I volontari ancora ricordano di quando nel 2005 dovettero andare di corsa a parlare con il Sindaco del paese nel quale venne catturato. Il Sindaco voleva trasferire lui e gli altri suoi cinque compagni in un altro canile. Separarli dai volontari che li avevano salvati da un maltrattamento sarebbe stata una vera crudeltà. Fortunatamente, il Sindaco capì e i cinque non partirono. Di questi cinque, alcuni furono adottati. Alcuni, purtroppo, sono volati sul ponte. Di quel Comune è rimasto solo Pepe, questo bel giovanotto… Quando lo facciamo uscire dal canile? L’ultima foto in basso è del 2003.

Associazione Volontari Canile di Porta Portese
CANILE COMUNALE VITINIA EX POVERELLO
Via del Mare km 13.800
Dal lun al sab ore 10-14
Per info, Ufficio Adozioni 349 3686973 oppure adozioni@iolibero.org

Le informazioni su indole e comportamento dei cani e gatti  presenti nelle schede e/o nei commenti dell’appello sono soltanto indicative ed hanno il solo scopo di corredare la storia e le fotografie con dettagli aggiuntivi. Le informazioni dettagliate su indole, comportamento e salute degli animali nonchè la necessaria consulenza per un corretto inserimento dell’animale prescelto nel nuovo contesto verranno fornite dal personale AVCPP competente al momento della adozione.

2014-12-02T14:14:06+00:00 28 novembre 2014|2 Comments

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