Chiara con Hera, Rusky e Dingo, nel rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo

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Cos’è un’adozione a distanza? A mio parere è un bellissimo gesto d’amore che si compie nei confronti di un animale, in questo caso di un cane. Un amore reciproco, un’esperienza bellissima.
E’ impossibile da descrivere in poche righe… è un gesto che ti segna dentro, nel cuore. Me lo ricordo ancora il primo giorno che sono entrata in canile… come dimenticarselo… era il 25 novembre del 2006… rimasi colpita dalla moltitudine di cani presenti: davvero troppi!! E’ stato proprio in quel giorno che mi innamorai di una bellissima cagnolina, Hera. Come dimenticarsi quegli occhioni imploranti di carezze, quel musetto bellissimo pieno d’amore, sprizzava gioia da tutti i pori!
Fu la mia prima “adottata” a distanza. Con lei trascorsi poco tempo dato che fortunatamente una bellissima coppietta l’adottò. Con loro a volte mi contatto per sapere come sta Hera: mi raccontano ciò che combina, i suoi progressi… è bello sapere che vive circondata dall’amore di splendide persone.
Il mio secondo adottato a distanza fu Rusky, compagno di gabbia di Hera: devo ammetterlo, ho sempre avuto un debole per gli Husky e lui mi piacque fin da subito. Inizialmente ebbe con me un rapporto distaccato, solitario, anche se una volta, vedendomi triste, si avvicinò e mi diete un bacino sulla guancia. Qualche mese insieme e il suo sguardo era decisamente cambiato…
Questo è un piccolo esempio degli effetti dell’adozione a distanza… si viene a creare un rapporto bellissimo con il cane, si riesce a far capire all’animale che anche vivendo in gabbia si può lo stesso ricevere amore. Io penso che sia stato Rusky a scegliermi… con lui ho trascorso 1 anno e mezzo, 1 anno di sorrisi, di conquiste, di scoperte.
Mi ricordo quando gli insegnai a giocare con la pallina, quella si che fu una conquista: amava correre dietro quella pallina per poi riportarmela allegramente. Anche Rusky fortunatamente fu adottato, non ho più avuto notizie su di lui ma presumo abbia una splendida famiglia.
Per ultimo, ma non per importanza, viene Dingo: il mio terzo adottato a distanza. Come descrivere un cane così? Bello, dolce, simpatico, affettuoso, intelligente… tutto ciò che si può chiedere ad un cane. Con lui fu diverso, non dovetti conquistarmi la sua fiducia (contrariamente a Rusky), già dal primo giorno si fidava di me, mi seguiva ad ogni passo e cercava contatto.
Lui fu proprio un cane speciale, non lo dimenticherò mai. Gli stavo insegnando il “seduto” e devo ammettere che era davvero intelligente. Purtroppo però non tutti i cani in canile vengono adottati… molti si ammalano e muoiono, questo è ciò che è successo a Dingo. Un brutto male me l’ha portato via e nessuno può comprendere quanto ciò è stato difficile da accettare. Sono contenta di avergli potuto donare un pò del mio amore prima che se ne andasse.
Queste sono le esperienze che ti insegnano, che ti fanno capire quanto sia importante godersi ogni minimo momento della vita come fosse l’ultimo. In questo momento sto decidendo un altro cane da adottare a distanza e continuerò così fino a quando compirò 18 anni e potrò finalmente diventare volontaria rendendomi ancora più utile per queste bestiole che l’unico sbaglio commesso da loro è stato nascere…
Spero che questa mia “storia” vi abbia fatto comprendere quanto l’adozione a distanza, per quanto possa sembrare un piccolo gesto, sia una vera e propria manifestazione d’amore che dona un pò di felicità ai reclusi di ogni canile.
Con affetto e stima per tutti i volontari Chiara

2013-01-20T00:16:55+00:00 1 ottobre 2010|0 Comments

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