Tagli ai canili, la rivolta dei volontari: “Difficile mantenere i servizi”

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Tagli ai canili, la rivolta dei volontari:

«Difficile mantenere i servizi»

Molto ridotto il budget per l’ufficio Tutela e benessere degli animali del comune di Roma per il 2011

IL CASO

Tagli ai canili, la rivolta dei volontari:
«Difficile mantenere i servizi»

Molto ridotto il budget per l’ufficio Tutela e benessere degli animali del comune di Roma per il 2011

 

 (Ap)

 

 (Ap)ROMA – Dopo un intero anno di sacrifici e di esborsi economici di tasca propria, pur di dare le giuste cure e le giuste attenzioni agli animali, volontari e associazioni animaliste non ci stanno più. E, alla notizia che il budget per l’ufficio Tutela e benessere degli animali del comune di Roma subirà pesanti tagli per il 2011, insorgono. «Già l’anno scorso è stato terribile, ma siamo riusciti a mantenere invariati i servizi – ha commentato così la notizia delle riduzioni dei finanziamenti la presidente dell’Associazione volontari canile di porta Portese (che gestisce le strutture comunali), Simona Novi – e adesso ce ne aspetta uno ancora più duro».

IPOTESI ASL – Due i motivi fondamentali che hanno fatto andare su tutte le furie l’Avcpp, come pure l’Enpa, la Lav, Azalea e Impronta. Da un lato il fatto che il 2010 si chiuderà con un avanzo di bilancio di 2 milioni di euro, che potrebbero aggiungersi ai 5 previsti per l’anno nuovo (raggiungendo così la cifra di 7 milioni, da tutti considerata “congrua”). Dall’altro l’ipotesi che la gestione dei canili e dei gattili comunali possa passare, come proposto dal Campidoglio, alle Asl. «Sarà come tornare indietro di dieci anni – ha spiegato Claudio Locuratolo, presidente dell’Enpa Roma –. Ma soprattutto si infrangerà la legge, che non prevede la gestione da parte delle aziende sanitarie. Quindi non pensassero di mettere in pratica quello che hanno proposto, perché troveranno le associazioni sul piede di guerra». Una promessa che si traduce in un rimprovero a chi, con una delega del sindaco Alemanno alla tutela degli animali, «poco ha fatto in questi due anni». Il riferimento è all’assessore all’Ambiente, Fabio De Lillo, che «di fatto ha smantellato l’ufficio Diritti degli animali, ha chiuso il contact center per i cittadini e ha cancellato la pagina internet sul sito del comune di Roma, che infatti risulta inesistente».

Clarida Salvatori Il Corriere della Sera
18 dicembre 2010

2010-12-20T15:37:46+00:00 20 dicembre 2010|0 Comments

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