Tagli a canili e gattili: dopo la ribellione dei volontari, arrivano le promesse
I tagli del 20% per il 2011 previsti dal Comune di Roma sul bilancio per l’ufficio Tutela e Benessere degli animali, aveva suscitato le ire delle Associani e dei volontari. De Lillo ha promesso soluzioni
di Natalia Conti
Il 2010, anno di sacrifici e difficoltà per le associazioni che si occupano del benessere e della tutela degli animali, sta per concludersi e ci si augura che il 2011 possa riservare sorprese migliori e situazioni meno complesse e disagevoli.
Ma facciamo un passo indietro: da Gennaio alla fine di Luglio 2010 infatti, la gestione di canili e gattili e dei 2000 animali in arrivo ogni anno in queste strutture, è stata caratterizzata da numerose problematiche economiche e carenze di denaro. Per far fronte comunque alle esigenze degli animali e assicurare il 100% dei servizi, lavoratori e volontari erano stati sottoposti a numerosi sacrifici, come ci ha raccontato la Presidentessa dell’ Avcpp (Associazione Volontari Canile di Porta Portese) Simona Novi: “Molti di noi, da lavoratori siamo diventati volontari, perché per far fronte alle carenze economiche, siamo stati costretti a chiedere ferie al lavoro per metterci a disposizione e versare personalmente denaro sul fondo donazioni per tutte le spese necessarie al mantenimento dei canili e per le spese sanitarie”.
La situazione sembrava essere cambiata il 31 Luglio 2010 quando il Comune aveva approvato il potenziamento del bilancio previsto, passando dai 7 milioni di euro del 2008 a 8 milioni di euro. Nonostante il 2010 si fosse chiuso con quasi 2milioni di euro di avanzo, ecco che, arrivati a Dicembre, tutto viene smentito e le cose cambiano nuovamente. Era stato infatti previsto dal Comune di Roma, un taglio del 20% sul bilancio del 2011, prevedendo quindi per l’ufficio Tutela e Benessere degli animali, circa 5 milioni di euro. Ma non è tutto: a causa dell’ insufficienza di denaro, era nata l’ipotesi che la gestione dei canili e dei gattili comunali potesse passare, come proposto dal Campidoglio, alle Asl, annullando di fatto la possibilità di dare il via al bando di gara per l’affidamento dei canili di cui si era parlato per due anni e mezzo. Forte ed indignata la reazione della presidentessa di Avcpp Simona Novi: “Stiamo parlando di uno scenario terrificante che ci fa tornare indietro di 10 anni, ai tempi in cui venne stipulata una convenzione con il canile privato di Casa Luca, che portò alla scoperta di gravi maltrattamenti sugli animali. E’ inaccettabile”.
La concreta reazione di tutte le associazioni romane come Avcpp, L’Impronta, Azalea, le Code Felici e tante altre, ha avuto luogo venerdì 17 Dicembre con una conferenza stampa durante la quale, oltre ad analizzare le gravi problematiche alle quali si sarebbe andati incontro, sono state avanzate specifiche richieste al Comune di Roma per risolvere la situazione. Richieste che sono state pienamente appoggiate dalla Consigliera Cirinnà, che ha parlato del “ risultato inevitabile di una politica di ambiguità dell’ assessore De Lillo”. ”E’ bene puntualizzare visto che nessuno lo ha fatto – ha dichiarato Simona Novi – che i 2 milioni di euro di cui parla il Comune, sono stati risparmiati grazie al lavoro gratuito di tutti noi. Abbiamo chiesto quindi che questi soldi vengano spostati nel budget 2011 e che si annulli immediatamente l’ipotesi di passaggio alle Asl. In alternativa – continua la Novi – abbiamo proposto un’internalizzazione dei servizi”.
La risposta dell’Assessore all’ambiente De Lillo, nonostante le “accese accuse e dichiarazioni nei confronti della Cirinnà e di Simona Novi”, è arrivata a pochi giorni dalla conferenza e dagli appelli lanciati, annunciando che accetterà le proposte avanzate dalle Associazioni. “Si tratta di dichiarazioni precise – ci ha detto Simona Novi – che promettono lo spostamento dei soldi al 2011 e un bando di gara d’appalto per l’affidamento dei canili. Ora staremo a vedere se vi sarà una concreta realizzazione di tutto questo.”
fonte: www.romatoday.it
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