SOS Green Hill. 2115 beagle fuori dalle gabbie. Nel loro assordante silenzio. Paralizzati. Le prime testimonianze

Home/SOS Green Hill. 2115 beagle fuori dalle gabbie. Nel loro assordante silenzio. Paralizzati. Le prime testimonianze
 
AGGIORNAMENTO all’11 agosto 2012 – Alla lettura di questo articolo, Adriana mamma di Scott – beagle cucciolo adottato a Montichiari il 31 luglio 2012 – ci ha inviato questa sua testimonianza: “Nel leggere il toccante articolo che hai scritto, mi sono ricordata di quando ho visto Scott per la prima volta, a Montichiari. Una volontaria l’ha preso da una gabbia e lui era immobile come un pezzo di legno, quando il veterinario l’ha visitato era così rigido che ho pensato che stesse male! Per metterlo nel trasportino abbiamo dovuto faticare perché non piegava le gambe. Appena salito in macchina e tolto dal trasportino è cambiato completamente e si è trasformato nel simpatico casinista che è adesso. Ha capito subito che la sua vita era cambiata? Chissà. Comunque ora è un cagnolino davvero sereno e felice! Abbiamo anche conosciuto Max uno dei primi beagle adulti arrivati a Roma.  Abitiamo vicinissimi”.
 
Ed ora una testimonianza di Roberta, la nuova mamma di Vivi, tra i primissimi beagle arrivati a Roma il 27 luglio u.s.: Io non avevo un nome. Ero solo un numero, un numero che è rimasto impresso all’interno del mio orecchio. Il mio primo ricordo sono gli occhi della mia bellissima mamma, con quello sguardo vuoto, triste. Aveva dei piccoli tagli sulle mammelle infiammate, ma lei, coraggiosa, non diceva niente. Quando le luci erano accese, potevamo mangiare, bere, guardarci. Non era possibile correre, né uscire dalle sbarre di ferro. Con noi c’erano tanti altri cani. Li sentivo. Non potevo vederli. A volte i loro guaiti erano così forti da farmi paura.

Dopo essere stata separata dalla mamma, iniziò la parte peggiore. Ogni giorno ero costretta a rimanere ferma con una maschera sul muso. Immobile. Non riuscivo a respirare. Nei corridoi, bui e maleodoranti, ho visto cani che non potevano più abbaiare, avevano tagliato loro le corde vocali. Orribile. Ricordo ancora l’aria che passava nei condotti dell’areazione incresparmi il pelo, un piacere indescrivibile. I giorni erano sempre uguali, la luce si spegneva e si accendeva con la solita regolare cadenza. Poi c’erano la pulizia della cella e i trattamenti quotidiani. Ogni tanto qualcuno di noi scompariva nel nulla, non capivo perché.

Fu così fino al giorno in cui aprirono la mia gabbia e per la prima volta nella vita quella mano mi accarezzò amorevolmente. Poi ho visto un’enorme distesa blu sopra la mia testa. E spazi sconfinati di verde. Ora sono nella mia nuova casa, non ci sono più sbarre, ma tanto spazio per giocare. Nessuna luce artificiale, ma i caldi raggi del sole. Solo una volta ho avuto di nuovo paura, sentendo l’odore dell’alcol. Non so se mi ha dato solo fastidio o se mi ha riportato alla mente brutti ricordi. Comunque, adesso, non importa più.

Passo le giornate a giocare con l’acqua e a nascondino. Ho anche una nuova amica, un po’ strana e molto diversa da me. Mi piace correrle incontro e vederla arrampicarsi in posti altissimi, dove io non arrivo. Ho imparato pian piano a mangiare e bere dalle ciotole e non mi piace dormire nella cuccia, preferisco il pavimento. Sono felice, ma ogni tanto penso a tutti gli altri animali ancora rinchiusi dietro delle sbarre. Proprio come lo ero io, nata e cresciuta in una gabbia e destinata a morire in un’altra. Sono stata fortunata, sono libera. E ho finalmente un  nome. Mi chiamo Vivi. Ho solo 3 mesi e vengo dall’allevamento Green Hill di Montichiari.”

Carezze, tante, tante!
Per saperne di più sulle tecniche di “mask acclimatation” e di “debarking”, consigliamo la lettura di questa pagina internet
 
 
Tutti i beagle di Green Hill, cuccioli e adulti, non sanno cosa è una ciotola: l’acqua veniva bevuta da beverini automatici ed il cibo somministrato attraverso mangiatoie.
 
AGGIORNAMENTO al 9 agosto 2012 – Ad oggi, giovedì 9 agosto 2012 – decimo giorno di operazioni di affidamento dei beagle di Green Hill – sono 2115 i cani che hanno trovato una nuova vita. Ora devono essere affidati solo gli ultimi 59 nuclei familiari (mamme con neonati e fattrici gravide).
 
Obiettivo raggiunto, quindi. Tra lacrime, commozioni, emozioni e sorrisi.
 
Un obiettivo raggiunto nel più assordante silenzio.
 
Il loro assordante silenzio,  mentre festosamente si accolgono nei recinti. Senza un latrato, un cenno di voce.
 
 
Code scodinzolanti che non cessano un attimo di smuovere l’aria di questa torrida estate. In una atmosfera surreale dove non un guaito, non un abbaio, non un vocalizzo esce da questi musi silenti.
 
 
Maschi con maschi, femmine con femmine. Cuccioli, adulti, fattrici gravide. Si annusano, si incontrano, si accettano. Senza emettere alcun suono.
 

Mai silenzio è stato più assordante.

Come in un film muto. Peggio che in un film muto. Perchè non c’è neanche la musica della pianola a confondere le idee,  ma solo i suoni che escono dalle bocche di noi umani, incapaci di non esprimere ad alta voce i nostri sentimenti, i nostri pensieri, davanti a tanto abominio.

Un film muto ed annichilito che diventa un film dell’orrore quando vengono toccati da un essere umano adulto.

Paralisi. Arti protèsi rigidi e bloccati.

Se presi in braccio,  assumono una posizione innaturale.

Se toccati, si bloccano come fossero un pezzo di legno.

Se visitati, quasi smettono di respirare.

Se messi su di un tavolo, non si spostano di un centimetro.

Se circondati da umani, non avanzano e non arretrano. Aspettano.

E non c’è contesto nuovo che tenga. Aria, luce, terra, sole, odori. Stimoli per i quali valga la pena non avere più terrore.

Lungo sarà il percorso di queste creature. Per dimenticare secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni.

Una intera vita deprivata di quanto di più intenso esista al mondo: emozioni, sensazioni, amore. Rispetto.

Lungo sarà il percorso per imparare che mani umane possono anche non far male. Che braccia umane possono accogliere e non respingere. Che uno sguardo può essere di compassione e non di mercificazione.

Lungo sarà il percorso di queste creature. Come lungo sarà il percorso di noi animali umani. Prima di costruire un modo senza gabbie, senza specismo, senza sopraffazione e mercificazione. Un mondo dove più nessuno debba avere paura di un altro essere vivente.

Simona Novi

P.S. Decine sono i sequestri gestiti dal 1994 dall’Associazione Volontari Canile di Porta Portese.

Migliaia i cani accolti, stabilizzati, tranquillizzati, accuditi e poi adottati.

Mai in nessun altro sequestro la totalità dei cani adulti ha manifestato gli stessi traumi comportamentali.

2013-01-10T01:08:13+00:00 9 agosto 2012|7 Comments

7 Comments

  1. Maria Pia 10 agosto 2012 at 10:55 am - Reply

    in ognuna di queste foto e in queste splendide parole si legge il loro terrore… ma ciò che emoziona di più è percepire anche un barlume di speranza, la voglia di scoprire la vera vita, di affidarsi alle persone che non li trattano come numeri, codici, oggetti! e loro tutto questo lo hanno capito, lo capiscono o lo capiranno! Grazie a tutti!

  2. brunella 10 agosto 2012 at 5:16 pm - Reply

    Nel 2007 ho adottato a muratella una pinscher sequestrata. Una fattrice di circa 6 anni. Presumibilmente aveva passato tutta la vita in gabbia. All’inizio mi fissava negli occhi e tremava. C’è voluto molto tempo affinchè imparasse a fidarsi delle persone (in realtà con gli estranei è ancora guardinga..) a rotolarsi nel prato, ad essere un CANE.
    Devo dire che il grosso del lavoro lo ha fatto l’altra mia cagnetta che quando ho adottato la pinscher aveva 9 mesi. Di lei si è fidata subito, parlava la sua lingua del resto. Credo che avere un cane equilibrato in famiglia sia di grande aiuto quando si accoglie un cane traumatizzato.
    Ci vuole pazienza ma le soddisfazioni sono enormi!

  3. db 10 agosto 2012 at 5:19 pm - Reply

    che il loro agghiacciante, silente e vuoto vissuto possa sgretolarsi pian piano con l’inizio della nuova vita che le brave famiglie affidatarie certamente gli proporranno. E’ proprio vero Maria Pia, è la prospettiva che le cose cambieranno per loro, così come speriamo per molti altri gravi episodi di specismo ancora tollerati e non risolti, che ci danno la forza per proseguire su questa strada di cambiamento radicale.

  4. Roby 11 agosto 2012 at 6:49 pm - Reply

    Green Hill è solo un eccellente propaganda per le associazioni animaliste.. ma sapete a chi finiranno in mano i beagle di Green Hill, andranno in mano a qualche animalista pervertito ..i soliti animalisti randagi che si fanno il cane senza sapere che lui cresce, che il cane necessita dei suoi spazi e necessita di una totale vita di compagnia, chi va al lavoro al mattino alle 7 e rientra la sera alle 8 NON ha bisogno del cane!

    Questi sono gli psicotici animalisti che abbiamo qui a Fucecchio.. quelli che si fanno il cane solo per sfizio e non per amore, condannandoli per tutta la VITA a restare isolati da ogni essere umano, allora possano restare Green Hill invece che portarli nella disperazione più assoluta!

    ..dovete assolutamente impedire che i cani in adozione vadano in mano a questi barbari, solo persone che hanno la possibilità di restare a casa, anziani, disabili e persone che comunque hanno necessita di un animale da compagnia.. chi ha una vita fuori casa, chi va al lavoro alle 7 e rientra la sera deve essere impedito di adottare uno di questi cuccioli!! ..saranno perennemente soli in agonia sui terrazzi.. nei cortile a penare e a soffrire …e attenzione gli animalisti mentono non solo agli altri.. ma soprattutto a se stessi!
    V
    enite in Toscana a Fucecchio in via di Mistieta vi facciamo vedere i lager in stile Auschwitz che in Green Hill in confronto è una pensione a 5 stelle per cani! Lager in rete elettrosaldata! Vere e proprie gabbie non recinzioni! Venite e vedete cosa sono capaci di fare gli infami degli animalisti per i loro cani, mentre loro se ne stanno in citta nell’appartamento lucidato, inchiodano i cani nelle gabbie in mezzo alla campagna!

    La solita propaganda su Green Hill dove con i cani le associazioni fanno articoletti ricamati.. del genere ..sono vissuti in un ambiente privo della maggior parte degli stimoli ambientali più comuni ..non conoscono la luce del sole e non sanno muoversi nello spazio ..perché quelli che vivono in un gabbione di metallo autorizzati dagli amici animalisti dell’ENPA stanno meglio!

    Io ci fare stare loro in una gabbia di metallo elettrosaldata di 15 mq. sotto il sole cocente di 40 gradi ad abbaiare e penare! Pero anche qui la propaganda su Green Hill la sanno fare e bene!! E si dovrebbero vergognare invece.. sul territorio ce più gente che maltratta i cani di quello che si crede!

    I Fanta Animalisti quelli che realizzano profili su Facebook del proprio cagnolino inneggiando Green Hill ma che però non lo vogliono nella loro vita quotidiana, allora lo scaricano in mezzo alla campagna in mezzo a dei capannacci, poi abbiamo gli psicotici che orma stanchi di quel cane lo buttano nel pollaio.. è si a Fucecchio abbiamo anche di questi casi.. qui a Fucecchio i cani sono animali da ingrasso mantenuti ad abbaiare per notti intere che trasformano la campagna della Querciola in un inferno Dantesco!

    Animalisti paranoici che vanno a fare gli animalisti a Green Hill ma lasciano i loro cani giorno e notte abbandonati in mezzo ai campi in dei capannacci ad abbaiare per intere notti alla luna! ..si in mezzo al campo solo come un cane mentre loro stanno a godersi il sole in spiaggia, il loro cane invece sta qui a Fucecchio a penare ..ad abbaiare ..a lamentarsi e rendere le giornate ..un inferno a chi è restato a casa!

    Non parliamo di chi li chiude nel garage al mattino prima di partire fino alla sera ..e lui che abbaia dalla disperazione come un forsennato! Ma nel frattempo il comune elargisce agevolazioni per questi individui! Troppo facile farsi un cane a queste condizioni! Ma vergognatevi!

    ..venite in Toscana a Fucecchio in via di Mistieta è su qualsiasi navigatore satellitare… venite per curiosità una notte qui da noi e vedete con i vostri occhi e sentite con le vostre orecchie ..ma credo che vi piaccia sentire solo la propaganda canina!
    Buon senso e qui mi sembra che ce ne sia veramente poco! ..tanta propaganda e basta!

    Nessuno agisce contro questi psicopatici che maltrattano e condannano i cani ad una sofferenza atroce.. vedrete ora questi cuccioli a chi vanno in mano.. a soliti psicotici colpiti dalla malattia di protagonismo come quelli di Fucecchio, che sono andati al canile che fa pubblicità a destra e a manca con il sorriso a 36 denti per prendere un cane e poi rinchiuderlo in sottoscala! Ma dai ..vergognatevi a dare in adozione i cani a balordi del genere!

    Basta con queste campagne di affidamento lo volete capire che oltre il 50% di quelli che si fanno un cane è pura mania di protagonismo.. un vuoto da riempire nella propria vita.. peccato che lo sia solo momentaneamente e poi finisca in mezzo a dei capannacci a penare..

    • admin 11 agosto 2012 at 6:58 pm - Reply

      Signora, nel caso dei nostri affidi (Legambiente-AVCPP) non è come lei scrive. E sono già iniziati tutti i controlli post-affido. Noi lavoriamo da Roma e non da Fucecchio. Ed in ogni caso non permettiamo a nessuno -neanche a lei – di lanciare accuse pesanti e non provate contro nessuno sul nostro sito. Si tranquillizzi. Simona

  5. manuela 12 agosto 2012 at 12:08 am - Reply

    Io direi che il signor (o signora?) Roby dovrebbe curarsi….spero tanto che non abbia animali in casa.

  6. Maria Pia 13 agosto 2012 at 6:54 pm - Reply

    e da quando sarebbe becera perversione animalista voler adottare un cane pur lavorando dalla mattina alla sera? io lavoro dalla mattina alla sera, ho due cani e due gatti e non mi sento una animalista perversa ma anzi ogni giorno al rientro dal lavoro sono accolta dalla loro allegria e dalla loro compagnia, per me i doni più preziosi!
    per fortuna fucecchio non è l’ombellico del mondo e in base alle personalissime statistiche di fucecchio, nello specifico via di mistieta, non si possono quindi lanciare accuse a chiunque sceglie di adottare un cane da un canile, da un sequestro o dalla strada! Se comunque il/la sig. Roby crede ci siano casi di maltrattamenti ad animali, immagino avrà già provato a denunciarli alle autorità competenti… e voglio sperare non solo perchè gli abbai e i latrati rendono i pomeriggi di chi è rimasto a casa un inferno!

Leave A Comment Annulla risposta