FINALMENTE TUTTA LA VERITA’. La vera storia di Millo, il cane che NON e’ stato abbandonato in casa all’Alberone a Ferragosto e NON è stato abbattuto dai veterinari ASL

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AGGIORNAMENTO al 21 agosto 2012

QUANDO UNA PICCOLA STORIA PRIVATA DIVENTA UN FALSO SCOOP CHE FA IL GIRO D’ITALIA

Via Virginia è una piccola strada in mezzo ai palazzi dell’Alberone, nel quartiere San Giovanni a Roma. 8 portoni in tutto. E un barbiere, uno slot machine center, un elettrauto. Una elettrauto, per la precisione. Con un bellissimo cane a farle compagnia.

Dopo aver passato la mattina di lunedì 20 agosto 2012 a cercare di capire se il 13 agosto u.s. la ASL RMD, la ASL RMC, il veterinario dell’ambulanza convenzionata con Roma Capitale fossero stati coinvolti nel famoso e triste caso dell’”abbattimento ad opera di un veterinario ASL” di un presunto cane abbandonato malato e ferito in una casa dell’Alberone a Roma, con tanto di irruzione dei vigili urbani all’interno di una casa privata – storia che aveva fatto il giro dei giornali italiani – ed aver accertato che nessuno, ma proprio nessuno sapeva qualcosa (la ASL RMD – checchè ne dica Valentina Coppola Presidente Earth – non ha ricevuto nessuno fax; la ASL RMC – ASL competente proprio per la zona dell’Alberone – non ha mai fatto irruzione insieme ai vigili urbani in una casa privata dell’Alberone per fare il tanax ad un povero cane abbandonato da 4 giorni su di un terrazzo, come da comunicato stampa dell’Associazione Earth del 16 agosto; il veterinario privato di Roma Capitale non ha fatto nessun intervento di questo tipo) ho deciso di recarmi direttamente sul posto. Per sapere.

Troppe anomalie nel racconto pasticciato dell’Associazione Earth. In quel comunicato stampa diramato il 16 agosto 2012 con il chiaro obiettivo di accaparrarsi l’attenzione di giornali e giornalisti, un po’ addormentati nell’afa ferragostana.

Un cane abbandonato da 4 giorni da solo su di un terrazzo, malato e ferito, con la famiglia al mare. Cittadini che tirano cibo e acqua al povero cane. Una irruzione in una casa privata dei vigili urbani. Un veterinario ASL che “abbatte” il povero cane come se i veterinari andassero in giro con anestetico e tanax nella borsetta. Muratella accusata di non rispondere al telefono. Procedure saltate e nessun ingresso del cane nel canile comunale. Accertamenti clinici omessi, come se si potesse “abbattere” un cane di cui non si conosce la storia clinica senza una indagine diagnostica, una visita specialistica, una analisi.

E troppo strano il rifiuto dell’Associazione Earth di spiegare come sono andati veramente i fatti, in quella calda giornata di lunedì 13 agosto.

Un rifiuto ostinato, nonostante fin dal giorno stesso del comunicato – il 16 agosto u.s. – l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese abbia subito pubblicamente contattato Earth sul profilo facebook, proprio sotto la pubblicazione del comunicato stampa trionfalistico, per chiedere informazioni. Ricavandone, per tutta risposta, e dopo ben 50 ore, un “Noi abbiamo da lavorare. Mi rallegro per chi ha tanto tempo da perdere” dimenticando che i cittadini che chiedono spiegazioni hanno il diritto di riceverle da chi gode di un finanziamento pubblico per svolgere una attività che è la fotocopia di quella che già tutti i giorni viene svolta dal centralino del canile della Muratella, secondo procedure condivise con le ASL romane. E che il centralino di Muratella svolge con professionalità.

E cosi, lunedì 20 agosto, sono andata a farmi una passeggiata in via Virginia.

L’elettrauto donna mi sorride quando mi avvicino e accarezzo il suo cane. Le chiedo se, amando gli animali, sa qualcosa di questo povero cane abbandonato su di un terrazzo e poi soppresso. La signora – molto bella nella sua tuta da lavoro e con le chiavi inglesi in mano – mi sorride e mi dice che è tutto falso. La famiglia era in casa. Quello che i giornali hanno scritto non corrisponde alla verità. Mi avvicino un po’ di più e le chiedo se può aiutarmi con il numero civico. Nulla di più facile e così scopro in un attimo dove questa famiglia di presunti mascalzoni vive.

Mi piazzo davanti al portone. Attendo un po’. Arriva un signore e citofona. Lo aggancio ma non va bene: è solo un amico in visita e non conosce i fatti del palazzo. Poi arriva una macchina e scende una coppia che tira fuori le chiavi del portone. Fermo anche loro e… bingo, è la famosa famiglia.

Mi presento subito e spiego chi sono e perché sono lì. L’associazione Earth ha insultato il lavoro che facciamo a Muratella e quello delle ASL con le quali collaboriamo o abbiamo collaborato in passato. Ha insultato un consigliere comunale che ha fatto due comunicati stampa per chiedere spiegazioni. Vorrei capire. Per riportare giustizia in una situazione che non mi convince affatto.

I signori sono gentilissimi. E mi raccontano tutta la storia del cane Millo, grande cane maschio bianco di 13 anni. Ormai da un anno sofferente di una paralisi progressiva agli arti posteriori. Fino a qualche mese fa riuscivano ancora a portarlo in passeggiata nel loro solito parco: “Chieda alle persone del parco dell’Acqua Santa. Ci conoscono tutti. Chieda di una coppia con un ragazzo in carrozzina ed un cane bianco. Scoprirà che siamo noi. Sa, abbiamo un figlio disabile”. Poi, ormai da un mese o poco più, la paralisi è diventata più pronunciata e Millo non riesce più ad uscire.

La nostra colpa? Abitare al primo piano, con un cortile terrazzo sotto gli occhi di tutti. Hanno iniziato subito a farci la guerra. Addirittura lo scorso 10 luglio c’e’ stata l’assemblea condominiale e hanno detto che c’erano le pipi e le cacche del nostro cane sul terrazzo. Certo, lavoriamo e puo’ essere capitato che non abbiamo potuto pulire subito ma noi non abbiamo mai abbandonato il nostro cane. Avevamo la nostra veterinaria, il cibo era di qualità, e poi gli integratori. Abbiamo fatto di tutto per lui. Piuttosto i condomini spieghino perché gettavano di tutto sul nostro terrazzo, addirittura uova. E raccontino che ci hanno fatto la guerra quando abbiamo montato la pedana elettrica per far superare la rampa del portone a nostro figlio in carrozzella”.

Hanno le lacrime agli occhi mentre raccontano. E mi fanno entrare in casa, per vedere con i miei occhi. Il terrazzo sarà grande 80 metri quadrati. C’è un grande gazebo e sotto il gazebo la pedana di Millo. A fianco la sua cuccia. Sopra la cuccia la signora vede uno stick e lo prende: “Hanno scritto che aveva del sangue su di una zampa. Ma quale sangue! Era il mercurio cromo. Sulla zampa si era formata una piaga perchè lui stava ormai molto a terra ed io la curavo con il mercurio cromo per non far posare le mosche”. 

Ma cosa è successo davvero quel lunedi 13 agosto? Mi risponde il marito: “Io ero in casa, mia moglie era partita con il nostro ragazzo. Avevo già contattato un dog sitter, Orlando, per occuparsi di Millo nei pochi giorni in cui io sarei potuto andare al mare dalla famiglia ma ero incerto se partire o no. Avevo capito che per Millo stavano arrivando i suoi ultimi giorni. La notte di domenica era stato veramente male, per la prima volta. Alle 10 del mattino di lunedì chiamo la nostra veterinaria e le dico che il cane non sta bene e se dovevo portarlo da lei o poteva venire lei in casa da noi. Ci accordiamo per una sua visita all’ora di pranzo. Alle 11 suonano i vigili urbani. Mi dicono che un condomino ha fatto un esposto e loro volevano sapere se era vero che il cane era abbandonato. Io cado dalle nuvole. E meno male che mi hanno trovato in casa.  E se fossi andato al supermercato? Spiego che stavo proprio aspettando la nostra veterinaria. I vigili scrivono un verbale e se ne vanno. Poi arriva la veterinaria e serenamente decidiamo di aiutarlo a volare via”.

Poi il signore – dopo essersi occupato dello smaltimento del corpo – raggiunge la famiglia al mare. Tornano tutti domenica. E trovano messaggi minatori sul portone, sulla macchina, sotto le finestre. Una vera persecuzione. La gente scrive insulti. Agli occhi di tutti, loro sono quelli che hanno abbandonato il cane sul terrazzo per andare al mare. E che il cane – dopo l’irruzione dei vigili urbani in casa – non ce l’ha fatta ed è stato abbattuto dai veterinari della ASL.  Questo scrive la gente, così come ha letto sui giornali grazie al comunicato stampa tarocco dell’Associazione Earth.

“Questa mattina siamo stati convocati dai vigili urbani del IX gruppo. Abbiamo depositato tutta la nostra storia. E’ stata convocata anche la nostra veterinaria che ha raccontato come stava il cane e quello che stavamo facendo. Anche Orlando, il nostro dog sitter si è detto disponibile ad essere ascoltato”. Ed io lo conoscerò Orlando. Sta proprio in quel momento portando a passeggio un cane che gli è stato affidato. E mi conferma che nei giorni precedenti il 13 agosto era stato contattato dai signori per occuparsi di Millo ma poi non se ne è fatto più nulla visto che alla fine Millo è stato fatto volare via (non abbattuto senza una carezza, come racconta l’Associazione Earth nel suo comunicato).

Me ne vado da quella casa con l’amaro in bocca. E mi dico che è proprio vero quello che scriveva e dipingeva Francisco Goya nel 1797: “Il sonno della ragione genera mostri”. E così una associazione che lavora per il Comune di Roma può scrivere un comunicato stampa nel quale può raccontare

– di un cane abbandonato per quattro giorni in una casa, e non è vero;

– di sangue che cola sulle sue zampe, e non è vero;

– di una irruzione dei vigili urbani in una casa privata, e non è vero;

– di un veterinario ASL che abbatte un cane abbandonato, e non è vero;

– di un cane morto senza neanche una carezza , e non è vero;

– di un cane che ha vissuto anni abbandonato a se stesso, e non è vero.

Prendendo in giro giornalisti, cittadini, il proprio committente. Per un pugno di gloria, effimero quanto la giornata di Ferragosto.

Anche io vivo con un cane disabile in casa. Da me tanto amato. Ma io ho la fortuna di abitare all’ultimo piano. E l’Associazione Earth non ha ancora fatto comunicati stampa contro di me. Ma ora mi auto-denuncio. Solo chi non ha mai vissuto con  un cane non può capire come è difficile far volare via un amico lucido e che ci ama ma che deve usare una carrozzella per andare a passeggio (come faccio io con il mio cane).

Simona Novi, Presidente dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese

L’articolo de Il Messaggero di mercoledì 22 agosto 2012

L’articolo di Repubblica.it di martedì 21 agosto 2012

Il caso

“Millo non era un cane maltrattato”

Ancora polemica tra Earth e Cirinnà

Non si placa lo scontro tra il gruppo animalista e la consigliera Pd sull’abbattimento. I volontari del canile: “Non era stato abbandonato”. L’associazione: “Lo deciderà il giudice”

 di Francesca Romaldo

“Il cane Millo, abbandonato e abbattuto durante le vacanze di Ferragosto, non era un cane maltrattato”. Lo denunciano il consigliere capitolino Monica Cirinnà e la presidente dell’associazione Volontari canile di Porta Portese Simona Novi. “Millo era un maschio di 13 anni – racconta la volontaria che ha incontrato i proprietari del cane – sofferente di paralisi progressiva agli arti posteriori. Da qualche mese la malattia era diventata più pronunciata e il cane non riusciva più ad uscire. La coppia che se ne occupava, con un figlio disabile, abita al primo piano ed ha un cortile terrazzo sul quale affaccia tutto il condominio. Hanno le lacrime agli occhi mentre mi raccontano quello che è successo il 13 agosto”.

“La donna era partita con il ragazzo in carrozzina mentre il marito era restato a casa – continua – Domenica notte il cane era stato male e lunedì mattina l’uomo aveva chiamato la veterinaria per una visita. Alle 11, però, sono arrivati i vigili urbani dicendo che un condomino aveva fatto un esposto ed erano venuti a controllare le condizioni del cane. I vigili hanno scritto un verbale e se ne sono andati. Poco dopo è arrivata la veterinaria e serenamente hanno deciso di aiutarlo a volare via. L’uomo ha poi raggiunto la famiglia al mare e quando sono tornati a Roma hanno trovato messaggi minatori sul portone, sulla macchina, sotto le finestre. Una vera persecuzione. La gente scriveva insulti contro quelli che avevano abbandonato il cane sul terrazzo per andare al mare”.

“È chiaro che una persona accusata di maltrattamenti dirà che non è colpevole – risponde Valentina Coppola, presidente dell’associazione Earth che aveva denunciato l’accaduto – Noi abbiamo ricevuto tre segnalazioni dai vicini di casa e ci siamo comportati di conseguenza. La nostra associazione entra in gioco quando chi chiama il centralino vuole denunciare legalmente un abuso su animali. Il nostro è un ufficio legale e non si occupa di procedure sanitarie, quindi è impensabile additarci come i colpevoli dell’abbattimento. Abbiamo depositato la denuncia e poi, visto il caldo, abbiamo valutato che andasse fatta una segnalazione urgente e abbiamo inviato un fax ai vigili del IX gruppo e all’Asl Roma D. I proprietari hanno detto di non aver mai maltrattato il cane, i vicini il contrario. Sarà il giudice a decidere e a chiarire, anche, se le condizioni dell’animale erano così gravi da giustificarne l’abbattimento. È stata una polemica inutile in una situazione molto grave e triste”.
 
Dura la risposta della consigliera Pd Monica Cirinnà che aveva già criticato l’operato dell’associazione. “Earth non solo ha dichiarato il falso – commenta –  inventando una notizia inesistente, ma ha anche messo il Comune in grave imbarazzo. Consiglio a Visconti di non fidarsi di persone del genere , anzi di modificare immediatamente le disposizioni per lo 060606 indicando il Canile comunale come unico referente. Chiedo, inoltre, che Alemanno invii al più presto una lettera di scuse a questa famiglia già addolorata per la scelta di dover praticare l’eutanasia al proprio amato cane e che si vede minacciata e attaccata pubblicamente per atti che non ha commesso. Il sindaco dovrebbe valutare il danno che tutte le falsità dichiarate da Earth hanno provocato all’immagine della città”.

(21 agosto 2012)

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/21/news/cane_cane-41277286/

ED ECCO COME NASCE QUESTA BUFALA DI FERRAGOSTO 

Quella che stiamo per raccontarvi è la storia più brutta e più triste dell’estate.

Il 16 agosto 2012 l’Associazione Earth diffonde un comunicato stampa nel quale informa di un cane lasciato incustodito in una abitazione privata, malato ferito senza cibo e senza acqua, e di cittadini che chiamano lo 060606 per chiedere soccorsi.

Earth precisa che da alcuni mesi il cane si era ammalato e l’artrite non gli permetteva di muoversi bene.

Dopo quattro giorni dalla partenza della famiglia, i vicini di casa – che avevano provveduto fino a quel momento a gettare al cane cibo ed acqua – vedono del sangue colare da una zampa ferita e si accorgono che il cane, malgrado gli sforzi, non riesce ad alzarsi in piedi.

Chiamano allora lo 060606 comunale che – invece di avvertire, come da procedura consueta, il canile Muratella che avrebbe immediatamente allertato la ASL competente per territorio ed i vigili urbani – inoltra la chiamata all’Associazione Earth facente parte della task force “per la tutela dei diritti e della salute dei cani e dei gatti della Capitale” voluta questa estate dall’Assessore all’Ambiente Visconti.

Earth richiede un intervento urgente e congiunto di Vigili ed ASL – fa cioè quello che fa tutti i giorni Muratella – ma “si dimentica” di allertare il servizio pubblico di accalappiamento degli animali che se fosse stato presente avrebbe condotto il povero e sfortunato cane a Muratella.

E così – e sono parole di Earth –  per il cane non c’è stato nulla da fare ed i medici della Asl al loro arrivo hanno dovuto abbatterlo”.

Alla lettura del comunicato, e in maniera trasparente, AVCPP – alle ore 20.20 dello stesso giovedì 16 agosto 2012 – scrive sul profilo facebook dell’Associazione Earth, sotto il post nel quale l’associazione pubblicizza l’operazione compiuta.  Chiede spiegazioni in merito ad un intervento così fuori dalle procedure consolidate e chiede le analisi diagnostiche, le analisi cliniche ed i referti delle visite specialistiche che hanno consentito un “abbattimento” – per usare le espressioni care all’associazione Earth – così immediato.

Contemporaneamente, sul profilo Facebook dell’AVCPP, a partire da giovedì 16 agosto alle ore 18.35 diversi cittadini cominciano ad interrogarsi, turbati, su quanto è successo. Un povero cane, sfortunato, cui non è stata concessa una possibilità di riscatto. Cui non è stato concesso di arrivare a Muratella, di essere curato, stabilizzato e poi dato in adozione ad una famiglia degna del suo affetto.

La mattina del 17 agosto 2012, AVCPP verifica con le persone del centralino del Canile Comunale Muratella e si scopre che nessuna chiamata o fax – né dai cittadini, né dallo 060606, né dall’Associazione Earth, né dalla ASL RMC competente per territorio – è giunta nei giorni scorsi al centralino di Muratella rispetto al caso specifico.

Passano le ore e l’Associazione Earth continua a non rispondere alla richiesta di chiarimenti.

L’on. Monica Cirinnà, Presidente della Commissione delle Elette e consigliere comunale di Roma Capitale, viene raggiunta dai post che stanno girando su Internet e, colpita dalla situazione,  venerdì 17 agosto pubblica un suo commento sul suo sito personale www.monicacirinna.it ed un comunicato nel quale si denuncia il mancato rispetto delle procedure ed una soppressione che sarebbe stata evitata se il cane fosse stato portato nel canile della Muratella.

Il 18 agosto 2012 Monica Cirinnà annuncia di aver predisposto una interrogazione urgente all’assessore Visconti:

CANE ABBANDONATO, CIRINNÀ (PD): «CANILE MURATELLA AVREBBE POTUTO SALVARLO» (OMNIROMA) Roma, 18 AGO – «Ho predisposto una interrogazione urgente all’assessore Visconti in relazione all’abbattimento del cane maltrattato il giorno di Ferragosto dopo la segnalazione dei vicini di casa nel quartiere dell’Alberone. La condanna a morte del cane è la conseguenza di una serie di procedure sbagliate ed improprie».

Così in una nota Monica Cirinna, consigliere capitolino Pd, che continua: “La prima riguarda il call center del comune che avrebbe dovuto allertare il canile della Muratella, anziché l’associazione Earth. Tutte le segnalazioni che arrivano al comune tra le ore 7 e le ore 19 obbligatoriamente vanno girate al canile e all’Asl RmD. Sicuramente osservando questa procedura il cane non sarebbe stato ucciso. Con troppa leggerezza si é agito, decidendo la soppressione dell’animale. Ricordo che nel corso della mia permanenza all’ufficio per i diritti degli animali nessun cane, salvato o raccolto dalla strada, è stato mai soppresso a Roma. L’amministrazione nei suoi regolamenti impone l’obbligo di tutelare la vita degli animali abbandonati, e in questa occasione il comune di Roma è venuto meno al suo compito istituzionale.

La seconda osservazione sulle procedure riguarda il mancato intervento del servizio Pet in Time, convenzionato con la Asl, che avrebbe provveduto al ricovero del cane per una notte in una clinica convenzionata, dopodiché l’animale sarebbe stato trasferito al canile e affidato alle cure dell’Asl che avrebbe provveduto a tutti gli accertamenti e agli esami clinici necessari garantiti e finanziati dall’associazione Volontari canile di Porta Portese.

Come può un veterinario senza alcun esame strumentale aver deciso di optare per l’eutanasia?

Quanto avvenuto non si deve più ripetere chiedo all’assessore Visconti di fare chiarezza su l’accaduto. Sono certa che se fosse intervenuto il centro specializzato della Muratella anziché un’associazione, ora il cane sarebbe ancora in vita«.

Il 18 agosto 2012, dopo 50 ore di silenzio, l’Associazione Earth parla per bocca del suo Presidente, Valentina Coppola.

Non presenta i referti dei medici specialisti e gli interventi diagnostici che hanno portato alla decisione di sopprimere un cane all’interno di una abitazione privata.

Non spiega “il valore aggiunto” (rispetto all’attività quotidiana di Muratella) degli interventi dell’Associazione Earth o il perchè le procedure non siano state rispettate.

No. La presidente Coppola – invece di avere la decenza di continuare a tacere – la butta in politica.  

Accusa l’on. Cirinnà di fare campagna elettorale, dimenticando che sono 50 ore che i cittadini chiedono spiegazioni.

Sul profilo facebook della sua associazione,  risponde a Simona Novi che chiedeva educatamente spiegazioni:Noi non stiamo su fb a fare polemiche inutili, perchè abbiamo da lavorare, mi rallegro per chi ha tanto tempo da perdere”. Dimentica, la signora Coppola, che c’è un povero cane che non si rallegrerà mai più e che – ricevendo denaro pubblico – è tenuta a dare le spiegazioni richieste.

Dichiara di aver inviato un fax per conoscenza al presidio ASL del canile municipale (a quale numero è stato inviato?) e che gli operatori dello 060606 riferiscono spesso di non riuscire a mettersi in contatto con la struttura comunale poiché nessuno risponde al telefono (strano, visto che sanno benissimo che la linea telefonica Rete Telefonica Campidoglio quando è occupata dà segnale di libero) .

La struttura – conclude in maniera sibillina Valentina Coppola – “che avrebbe dovuto salvare lo sfortunato cane dell’Alberone è la stessa dove non molti giorni fa è deceduta Lola, la cagna di 13 anni che ha partorito un cucciolo per non essere stata sterilizzata come normativa vuole?». La signora Coppola lancia messaggi “trasversali” alla ASL RMD che gestisce la parte sanitaria di Muratella anche grazie a tutte le analisi cliniche, diagnostiche, le visite specialistiche, i ricoveri e gli interventi chirurgici garantiti da AVCPP a sue spese e a titolo gratuito sia per la stessa ASL che per Roma Capitale.

Tutto ciò ha superato ogni limite.

AVCPP, che dal 16 agosto chiede in maniera trasparente spiegazioni, pretende – a nome di tutti i cittadini indignati e soprattutto a nome di questo cane che non c’è più – di sapere: 

– chi sia il servizio veterinario pubblico ed il veterinario professionista ASL che senza accertamenti diagnostici, clinici o visite specialistiche ha deciso l’ “abbattimento” – per usare la terminologia dell’Associazione Earth – del cane

 – a che ora è stato attivato l’intervento

 – perchè non è stato richiesto l’intervento del servizio Pet in Time: entro le 19 la ditta Pet In Time avrebbe portato il cane all’interno del canile comunale Muratella e dopo le 19 avrebbe ricoverato il cane una notte in clinica convenzionata ed il giorno dopo il cane sarebbe stato portato a Muratella. Una volta in canile, il cane sarebbe stato affidato alle cure della ASL RMD e a tutti gli accertamenti necessari garantiti grazie all’intervento solidaristico dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese, associazione che dal 1997 gestisce i canili di Rona Capitale.

– ogni giorno decine di animali arrivano a Muratella in condizioni assai compromesse ed ogni giorno decine di cani vengono curati, stabilizzati e dati in adozione. Anche in condizioni di partenza molto più gravi di quelle di questo povero cane (ferito ad una zampa e con artrite, come riportato nel comunicato stampa Earth). Perché a questo cane è  stata sottratta questa possibilità? E soprattutto chi lo ha deciso?

– perché l’Associazione Earth, che viene pagata con fondi pubblici dal Dipartimento Ambiente di Roma Capitale per “tutelare i diritti e la salute dei cani e dei gatti”  – ed in realtà per duplicare quanto già operativo all’interno del canile comunale Muratella –  ha permesso che ciò accadesse?

Ringraziamo l’on. Monica Cirinnà per essersi immediatamente interessata a questo tragico evento e per aver preparato una interrogazione per l’Assessore Visconti.  

E noi stessi diciamo all’Assessore, che il 16 agosto 2012 ha diffuso un comunicato stampa nel quale  parlava di “episodio gravissimo, accertare responsabilità. L’episodio denunciato oggi dall’associazione Earth, che collabora con il Dipartimento Ambiente nell’ambito della campagna estiva per la tutela degli animali, è gravissimo e merita la massima attenzione. Attendiamo ora l’esito delle indagini della Procura affinché venga accertata la responsabilità dei proprietari. E’ assolutamente intollerabile che un cane, per di più malato, venga abbandonato e lasciato morire, senza né cibo né acqua, all’interno di condominio privato” , che siamo  perfettamente d’accordo con lui.

Ma se occorre accertare la responsabilità dei proprietari, occorre analogamente accertare tutte le altre responsabilità, se ce ne sono.

Anche quelle di chi sembra aver deciso che un cane – evidentemente sfortunato – non dovesse avere alcuna possibilità di riscatto.

E quelle di chi – pagato da una amministrazione pubblica per tutelare gli animali – ha permesso che ciò accadesse.

Simona Novi, Presidente AVCPP

 

2013-01-10T01:07:37+00:00 19 agosto 2012|11 Comments

11 Comments

  1. laura maragliano 22 agosto 2012 at 11:25 am - Reply

    Non entro nelle polemiche tra associazioni ma spero che questa esperienza possa essere un momento di riflessione generale sul clima da caccia alle streghe che circonda questi casi ; è necessario accertare i fatti prima di procedere ai linciacci mediatici (spesso strumentali) di chi è coinvolto in casi di questo tipo siano essi i proprietari, le aasociazioni o, come è purtroppo più volte successo in passato, i servizi veterinari delle ASL! Meditate!

  2. Maria Pia 22 agosto 2012 at 12:23 pm - Reply

    L’Associazione Earth si arrampica sugli specchi dicendo che agiscono solo come ufficio legale??? Ridicolo! Con questo finto, taroccato e dannoso scoop hanno agito innanzitutto come ufficio stampa, evidentemente pilotato dai vertici dell’associazione Earth per strumentalizzare una vera tragedia e cercare fama!
    Mi spiace vedere che Roma Capitale ancora una volta (prima con la nomina per fortuna saltata di un vivisettore a capo dell’UTBA) ha scelto male i suoi collaboratori!
    E grazie invece a chi si impegna ogni giorno per far prevalere la verità, bella o brutta che sia, ma soprattutto per ridare dignità prima a un cane di 13 anni amato e curato fino all’ultimo dalla sua famiglia, e in ultimo proprio a questa famiglia.

  3. Pinina 22 agosto 2012 at 6:05 pm - Reply

    Incredibile…ma perchè la famiglia di Millo non procede per vie legali? Hanno avuto messaggi minatori a causa del finto scoop!

  4. admin 22 agosto 2012 at 6:21 pm - Reply

    Si Pinina, ancora questa mattina sotto le loro finestre è comparso un cartello con su scritto BASTARDI…

  5. admin 22 agosto 2012 at 6:22 pm - Reply

    Cara Laura, apprezzo molto il tuo intervento. Grazie Simona

  6. Maria 22 agosto 2012 at 10:39 pm - Reply

    Pensiamo al dolore di una famiglia che ha dovuto accompagnare sul ponte il suo adorato compagno di vita…e c’è chi si permette di strumentalizzare a suo piacimento? VERGOGNA!!

  7. Alessia Ranieri 23 agosto 2012 at 1:58 pm - Reply

    Salve a tutti. Mi permetto di scrivere la mia opinione in quanto conosco personalmente questa famiglia da alcuni anni ed ero presente quando portavano fuori a spasso il povero cane, quando lei gli faceva il bagno cercando di aiutarlo a reggersi su quattro zampe ormai quasi inutili e c’ero anche quando il ragazzo, che vorrei ricordare essere disabile, aveva rapidamente trascinato la sua carrozzina in giardino a dare da bere a Millo che aveva rovesciato la sua ciotola accidentalmente. Io ho visto il dolore di questo ragazzo, vittima di parole orribili che gente considerata normodotata gli ha scritto. Per la sua pace, per la pace di tutta la sua famiglia, io vi chiedo di leggere bene oltre le righe di un articolo anche perché oggi, purtroppo, bastano una laurea in giornalismo ed una buona parlantina per fare di un paio di semplici sognatori rispettivamente un giornalista ed il leader di un’associazione.

    • admin 23 agosto 2012 at 5:55 pm - Reply

      Grazie Alessia per la tua testimonianza. Questa famiglia merita rispetto. Millo merita rispetto. Toccare il cuore delle cose costa fatica ma ripristinare giustizia è la base del vivere civile. Soprattutto quando l’inciviltà è al potere.

  8. admin 23 agosto 2012 at 3:05 pm - Reply

    # 23 agosto 2012 at 2:50 pm
    Antonella dice:

    Grazie per aver raccontato la verità e per la caprbietà con cui l’avete raggiunta. Abbiamo bisogno di voi!

  9. marisa 23 agosto 2012 at 3:07 pm - Reply

    ma cm è possibile che un’associazione che dovrebbe difendere gli animali,sovvenzionata per di + cn i soldi dei cittadini si xmette di agire in qst modo?in quale schifo di città viviamo?e dv sn le istituzioni?qst è una vergogna nn una famiglia che decide di far soffrire il proprio animale…pensate che sia una decisione semplice?ci si sente morire,la colpa è estrema e nn ci si da pace…

  10. […] I volontari dell’AVCPP (Associazione Volontari Canile di Porta Portese) che gestiscono le strutture comunali per competenza (un’altra competenza….ndr) , infatti indagando, hanno scoperto che la Asl Roma D e la C non avrebbero mai ricevuto richieste al riguardo e dunque i veterinari non sarebbero mai intervenuti nella soppressione del cane. Questa sarebbe sì avvenuta, ma ad opera della veterinaria chiamata dai proprietari che non erano al mare, ma al capezzale del cane in fin di vita: hanno aperto la porta ai vigili che erano stati inviati a causa di un esposto. Per risalire al tutto Simona Novi presidente dell’AVCPP si è recata direttamente sul posto ed ha raccolto un’altra versione, quella della famiglia e degli altri vicini, che viene raccontata in dettaglio nel loro sito. […]

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