Fenomenologia della LEGALITA’ secondo il Comune di Roma: ripercorriamo le tappe salienti della distruzione dei diritti degli animali a Roma

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FENOMENOLOGIA DELLA LEGALITA’ secondo il Comune di Roma

A distanza di 7 mesi dal Big Bang che ha disintegrato la Giunta Marino (30 ottobre 2015 dell’Era Marino)  – una giunta composta da presunti campioni della legalità e dei conti in ordine – ripercorriamo le tappe più significative della disintegrazione dei diritti e del benessere degli animali romani, dal 9 ottobre 2013 al giugno 2016, mese in cui il canile Muratella viene autogestito dagli ex operatori AVCPP privi di retribuzione ed il canile Ponte Marconi non si sa bene a che titolo venga gestito dal precedente gestore L’Impronta che lamenta di non percepire contributi pubblici da ottobre 2015
SONO I CANI ED I GATTI DI TUTTI I CITTADINI DI ROMA AD ESSERE COINVOLTI IN QUESTO TEATRO DELL’ASSURDO.
NON DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE, NON DELLA GESTIONE COMMISSARIALE, NON DI IGNAZIO ED ESTELLA MARINO CHE HANNO FIRMATO UN BILANCIO CHE HA TAGLIATO LE RISORSE ECONOMICHE PER CONTINUARE A CURARE GLI ANIMALI!

– 9 ottobre 2013, sequestro del canile Parrelli: LAV, AVCPP e ALFA si offrono  per occuparsi delle adozioni a titolo gratuito e svuotare il canile. Il Comune di Roma (Assessorato, Dipartimento, Ufficio “Malessere” degli Animali) si oppone in tutte le maniere. Le associazioni riusciranno ad entrare in canile solo il 20 gennaio 2014, autorizzate dalla Magistratura romana. Il 24 marzo 2015 l’ultimo cane Zagor (dei 500 cani e gatti trovati all’interno) esce finalmente dalla struttura e il Parrelli rimane vuoto. A tutt’oggi – nonostante 4 istanze – il Comune di Roma NON ha ancora revocato l’autorizzazione sanitaria della struttura

– 18 dicembre 2013, chiude il centro LIPU di Villa Borghese: il Comune di Roma smette di sostenerlo. A tutt’oggi la gara indetta nel 2014 non è andata a buon fine e il centro di recupero fauna selvatica va avanti integralmente a spese dell’associazione LIPU

– marzo 2014: invece di preoccuparsi di riaprire i canili comunali chiusi dalla ASL RMC agli ingressi di nuovi cani (rifugio Vitinia ex Poverello chiuso a marzo 2012 e rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo chiuso a novembre 2012), l’Ufficio “Malessere” degli Animali del Comune di Roma continua ad ordinare il trasferimento dei cani nei canili privati convenzionati

– aprile 2014: l’Ufficio “Malessere” degli Animali del Comune di Roma inizia ad autorizzare l’ass. Cucciolissimi a portare via i cani del rifugio comunale Vitinia ex Poverello, gestito da AVCPP, associazione che garantisce al Comune di Roma il punto di pareggio dei cani presenti nei canili comunali facendo uscire dalla struttura tanti cani quanti ne entrano ogni anno: forse si vuole accelerare in questo modo lo svuotamento dell’unico parco canile di Roma e portarlo rapidamente alla chiusura? A tutt’oggi, come vedremo in seguito, non si registra alcuna attività da parte del Comune di Roma per la riapertura del rifugio comunale, costruito utilizzando fondi pubblici

– 14 aprile 2014: AVCPP viene diffidata dal continuare a curare i cani del rifugio comunale Ponte Marconi a sue spese. Dopo che per anni, compresi i veterinari interni, AVCPP ha speso centinaia di migliaia di euro per la cura delle migliaia di cani che sono stati ospitati nella struttura, il Comune di Roma decide di subentrare con un suo direttore sanitario. Con lettere e post fotografici su Facebook, AVCPP documenta giorno per giorno il degrado delle condizioni fisiche degli animali, continuando ad offrirsi di curarli a spese dell’associazione. AVCPP continua ad essere diffidata dal prendere qualsiasi iniziativa. Diversi cani muoiono.

– 22 maggio 2014: con la delibera di Giunta n. 148, subito ribattezzata “ammazzacanili”, la Giunta Marino decide la chiusura di una oasi felina su due (Villa Flora) e di 2 canili comunali su 4 (Valle dei Cuccioli e Vitinia ex Poverello) ed il ridimensionamento a 250 cani di Muratella: la decisione arriva a seguito del lavoro di una commissione indebitamente costituita dal capo dipartimento Gaetano Altamura e dal direttore di area Bruno Cignini (il primo arrestato a seguito dello scandalo Mafia Capitale ed il secondo segnalato dal Prefetto Gabrielli tra i 17 dipendenti comunali collusi con Mafia Capitale)

– 17 giugno 2014: l’Assemblea Capitolina, all’unanimità, approva la mozione n. 99 che sospende gli effetti della delibera “ammazzacanili” del 22 maggio. A tutt’oggi – nonostante la mozione – la delibera è operativa e non è stata sospesa: la Giunta Marino non ha inteso ascoltare le indicazioni del Consiglio Comunale. La gestione commissariale continuerà a seguire le indicazioni della mozione 148 del 22 maggio 2014 e continuerà il lavoro di chiusura dei canili

– 1 luglio 2014: il Comune di Roma pubblica le graduatorie dei canili privati del Lazio convenzionati con il Comune di Roma: presenti 3 strutture (2 a Viterbo ed una a Soriano del Cimino) assai chiacchierate

– luglio 2014: il Comune di Roma e la ASL RMD decidono la chiusura agli ingressi di nuovi cani del canile Muratella, l’unico canile di ingresso per tutto il territorio romano. Al 1 agosto, 120 cani rimangono sul territorio senza assistenza; cani smarriti non vengono più ritrovati dalle loro famiglie; 3 cani abbandonati dentro Muratella non vengono immatricolati, nè vaccinati, nè curati: AVCPP li chiama Ignoto 1-2-3 e li fa adottare tutti e 3. Una donna viene aggredita nel parco della Marcigliana da un gruppo di cani randagi

– 12 agosto 2014, l’Ufficio “Malessere” degli Aninmali si presenta davanti ai cancelli del piccolo rifugio Simpa di Bassano Romano con 3 furgoni per prelevare gli 8 cani presenti, convenzionati con il Comune di Roma per una spesa di 912 euro al mese (la convenzione più bassa tra quelle del Dipartimento Ambiente): sotto la minaccia di vederseli portar via e vederli rinchiusi in canili privati convenzionati che costerebbero al Comune di Roma 1000 euro al mese, i volontari si intestano i microchip. Con questa “abile” mossa, il Comune di Roma risparmia 900 euro al mese ed abbandona una piccola associazione

– agosto 2014, anche ad un’altra importante associazione romana che gestisce circa 60 cani del Comune di Roma viene tagliata la convenzione. La motivazione adottata dal Dipartimento Ambiente è che il loro rifugio non è ancora a norma

– 12 novembre 2014: il Comune di Roma chiude la Valle dei Cuccioli. A nulla valgono le motivazioni ed il cambio di utilizzo – centro di educazione cinofila a disposizione gratuitamente dei cittadini romani per la rieducazione di problemi comportamentali dei loro cani – proposto da AVCPP

– 4 dicembre 2014: scoppia lo scandalo Mafia Capitale. La gara per la gestione dei canili comunali di Roma – scritta dal capo dipartimento Gaetano Altamura che verrà arrestato nel giugno 2015 – risulta inquinata per la presenza di Cooperativa 29 Giugno ammessa senza averne i requisiti. AVCPP presenta un esposto all’ANAC che apre un procedimento.

– 7 marzo 2015: nonostante la presentazione di oltre 10.000 firme della delibera di iniziativa popolare promossa da LAV-ENPA-AVCPP-ANIMALISTI ITALIANI-OIPA contro le botticelle, il Comune di Roma si accinge ad aprire le nuove stalle per le botticelle costruite a Villa Borghese: 1.400.000 euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini. Le indagini della Procura della Repubblica e problemi normativi sospendono l’apertura delle nuove stalle. A tutt’oggi la mega scuderia è vuota, la collina del Pincio sventrata ed i 100 cavalli delle Botticelle continuano ad essere sfruttati su strada

– 27 marzo 2015: la Giunta Marino propone il Bilancio 2015 e l’Assemblea Capitolina lo approva: il budget per gli animali viene tagliato in due anni del 50% risultando insufficiente per le esigenze degli animali della città. Totale disinteresse per le denunce degli animalisti da parte della Giunta.

– 1 aprile 2015: l’Assessorato all’Ambiente annuncia il Nuovo Regolamento degli Animali nonostante le proteste di AVCPP-LAV-ENPA-ANIMALISTI ITALIANI-AVA-OIPA per le modifiche peggiorative introdotte. Allo stato, il nuovo testo non risulta essere stato approvato in Giunta e non è stato presentato in Assemblea Capitolina per l’approvazione

– 5 agosto 2015: cittadini acquistano un terreno privato su cui sorge una parte del rifugio comunale Vitinia ex Poverello e lo donano al Comune di Roma per completare le procedure che – a detta del Comune stesso in note ufficiali – dovrebbero portare alla riapertura del rifugio: a tutt’oggi il Comune di Roma non ha dato seguito alla offerta di donazione ricevuta. Non si registra alcuna attività da parte del Comune di Roma per la riapertura del rifugio

– 13 agosto 2015: pubblicata la terza gara della Giunta Marino per la gestione dei canili comunali di Roma (la quarta dal 2008, la settima dal 1997). La gara è la fotocopia di quella scritta a dicembre 2014 dal capodipartimento Altamura, arrestato. Gli importi risultano incongrui e mettono a rischio il 90% del personale specializzato presente in canile. AVCPP inizia una campagna in cui si chiede che la gara venga sospesa in auto-tutela

– 23 settembre 2015: nonostante le proteste e la campagna social scatenata da vip e protagonisti della cultura e del mondo dello spettacolo romano, il Comune di Roma porta a termine le procedure di gara. Risulta vincitore di tutti e 3 i lotti/canile un imprenditore barese del randagismo, MAPIA srl, proprietario di un mega canile da 1200 posti a Bari (contra legem, visto che la normativa pugliese consente canili di max 200 posti), una multiservizi che si occupa anche di pulizie, disinfestazione-derattizzazioni e manutenzione del verde, nonchè gestore degli stabulari per animali da laboratorio dell’Università di Bari

– 25 settembre 2015: il quotidiano La Repubblica con Rory Cappelli pubblica le sconcertanti immagini – girate di nascoste – del mega canile di Bari di proprietà dell’imprenditore barese del randagismo MAPIA srl

– 1 novembre 2015, il Comune di Roma conferma l’aggiudicazione del rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo all’imprenditore del randagismo barese MAPIA srl che lo ha scelto tra i 3 lotti. Le associazioni presenti nel rifugio denunciano la mancata applicazione della clausola di salvaguardia prevista dalla gara – operatori professionalizzati perdono il posto di lavoro – e presidiano il canile

– 1 novembre 2015, il Comune di Roma ordina il trasferimento di cani del canile Muratella al rifugio comunale Ponte Marconi, un canile che viene pubblicizzato come messo a norma ma che rispetto al novembre 2012, quando venne chiuso dalla ASL, ad oggi NON ha medicheria o ambulatorio per gli animali, degenza per i cani, spogliatoi per gli operatori divisi tra uomini e donne, bagni a norma etc.

– 1 novembre 2015, come conseguenza della gara e del taglio del budget 2015 per gli animali, gli operatori dei canili comunali Muratella e Vitinia entrano in CIGS con una decurtazione del loro salario del 24% e conseguente taglio delle ore lavorate. Disagi per gli animali e per i cittadini

– 3 novembre 2015: viene desecretata la relazione della commissione prefettizia voluta dal Prefetto Gabrielli: evidenziate le denunce di AVCPP e le anomalie gestionali a vantaggio del sodalizio Buzzi-Carminati operate dal Dipartimento Ambiente ( Giovanna Vitale de La Repubblica ); l’assessora Estella Marino viene descritta come “orientata” dai burocrati comunali collusi con Mafia Capitale

– 10 novembre 2015, il Comune di Roma ordina ad AVCPP di ritirare tutti gli operatori presenti nel rifugio Ponte Marconi (rispetto ai quali l’imprenditore MAPIA non ha esercitato la clausola di salvaguardia prevista dalla gara). Il risultato è che i cani non possono essere più adottati nè rieducati. Terminate le scorte di cibo garantite da AVCPP, gli animali rimangono senza pappa. Il primo acquisto di alimenti viene garantito dall’altra associazione presente in canile, L’Impronta, che continua ad accudire gli animali quotidianamente, insieme ai volontari AVCPP e L’Impronta.

– 10 novembre 2015: all’interno del canile Muratella vengono chiuse le stanze degenza dove gli animali con maggiori difficoltà venivano ospitati. Tutti gli animali hanno a disposizione solo le gabbie del canile

– 11 novembre 2015: il quotidiano La Repubblica pubblica una inchiesta di Margherita d’Amico sulla tenuta agricola di Castel di Guido sotto la gestione del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma : animali maltrattati, ambiente abusato. Giusto accanto al recinto dove oggi più di cinquanta vitelli nuotano nello sterco, l’ex Sindaco Francesco Rutelli aveva promesso al grande Alberto Sordi il pensionato per i cavalli delle botticelle e i 120.000 alberi messi a dimora con l’attuazione della legge 113/1992 sempre proposta da Francesco Rutelli, che obbligava i Comuni a piantare un albero per ogni neonato residente, sono stati lasciati all’incuria e al rischio incendi

– 29 dicembre 2015: a seguito del taglio del 50% del budget per gli animali – deciso dalla Giunta Marino nella manovra di Bilancio del 27 marzo 2014 – i commissari prefettizi decidono la chiusura dei canili comunali di Roma ed il trasferimento dei cani nei canili privati convenzionati

– 1 gennaio 2016: dopo una lotta serrata per garantire l’operatività dei canili comunali, viene prorogata la gestione AVCPP di Muratella e del rifugio Vitinia ex Poverello, mentre L’Impronta continua a gestire il Cinodromo lamentando di non percepire alcun contributo pubblico

-24 febbraio 2016: con un blitz a sorpresa viene chiuso il rifugio comunale Vitinia ex Poverello. I 19 cani presenti vengono deportati nel canile privato convenzionato di Acilia Villa Andreina. Poichè l’assessora Estella Marino non ha mai ritirato la delibera 148 del 22 maggio 2014, denominata  “ammazzacanili” – nonostante la mozione votata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina – la Giunta Commissariale continua nella strada della chiusura delle strutture pubbliche di accoglienza di cani e gatti randagi, seguendo le indicazioni tracciate dalla Giunta Marino

-1 maggio 2016: finisce la proroga della gestione ad AVCPP, il canile Muratella rimane privo di gestore nonostante il passaggio di consegne avvenuto tra AVCPP e L’Impronta alla presenza dei dirigenti del Dipartimento Ambiente: la onlus L’Impronta ha accettato di gestire il canile ma non prende possesso della struttura

-1 maggio 2016: in assenza del nuovo gestore, gli ex operatori AVCPP di Muratella, licenziati a causa della mancata convenzione ad AVCPP, per non interrompere un servizio pubblico, cominciano una lunga autogestione che al 3 giugno è ancora in corso. Vengono garantiti tutti i servizi agli animali e ai cittadini a spese di operatori, volontari, cittadini

– 1 giugno 2016: il rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo, attualmente con 37 cani presenti, “sembra” essere stato nuovamente preso in gestione dalla onlus L’Impronta che “sembra” aver concordato con il Dipartimento Ambiente il pagamento di una convenzione

ORA VI LASCIAMO ALLA LETTURA dell’idilliaco rapporto sulla tutela degli animali a Roma pubblicato sul sito dell’ex assessore. Buona notte e sogni d’oro…

GLI ANIMALI NON VOTANO MA CHI AMA GLI ANIMALI SI: PER NON DIMENTICARE ‪#‎unodinoiincampidoglio‬ ‪#‎glianimaliachiamaglianimali‬

http://estellamarino.it/tutele-e-trasparenza-per-gli-animali-a-roma/

2016-06-03T14:24:15+00:00 29 dicembre 2015|2 Comments

2 Comments

  1. ANNA BIVONE 13 novembre 2015 at 8:21 pm - Reply

    un solo unico commento,anzi un augurio spontaneo :POSSANO PAGARE CON LA PROPrIA SOFFERENZA TUTTI COLORO CHE DETERMINANO LA MORTE O LA SOFFerenza anche di un solo animale!La paghino sulla vita dei propri figli o dei propri cari leggendo nei loro occhi la stessa sofferenza e nessuna speranza!!Fino alla fine della stirpe maledetta!

  2. Giovanna 29 dicembre 2015 at 11:52 pm - Reply

    Questo vuol dire che dal primo Gennaio i canili saranno chiusi per sempre? 🙁

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