ROMA, 4 dicembre 2013 – Povera Eleonora Palazzetti!
Altre 6 denunce di di Eleonora Palazzetti sono state archiviate dalla Magistratura romana. I suoi bla bla bla contro il Presidente AVCPP Simona Novi, contro decine di volontari ed operatori AVCPP tutti indicati con nome e cognome, addirittura contro cittadini indicati con nome e cognome, finiscono nel cestino dei magistrati romani.
Salgono così a 8 le denunce di Eleonora Palazzetti contro AVCPP che la Procura di Roma ha archiviato, dopo la doppia archiviazione del 1 luglio 2013
La Magistratura continua a dire NO ad Eleonora Palazzetti e ai suoi 5 anni di persecuzione contro AVCPP e contro il rifugio comunale Vitinia ex Poverello di Roma, l’unico parco canile di Roma che AVCPP continua a difendere, giorno dopo giorno
Ora AVCPP attende serena l’esito delle sue denunce per diffamazione aggravata, atti persecutori e procurato allarme presso l’autorità presentate in questi anni nei confronti di ELEONORA PALAZZETTI. Immediatamente dopo procederà in sede civile con la richiesta di risarcimento danni.
Chiunque, in collegamento o in combutta con ELEONORA PALAZZETTI, abbia calunniato e perseguitato AVCPP ed il rifugio Vitinia ex Poverello in questi 5 anni, legga quanto sotto esposto e, se ancora in tempo, prenda le distanze.
Il 26 AGOSTO 2011, IL 21 OTTOBRE 2011, E IL 4 OTTOBRE 2012, ELEONORA PALAZZETTI presenta al Tribunale di Roma 3 denunce-querela contro il Presidente AVCPP Simona Novi, contro decine di volontari ed operatori AVCPP, tutti indicati con nome e cognome, e addirittura contro cittadini – anche loro indicati con nome e cognome – che hanno “osato” difendere l’operato di AVCPP.
117 pagine la prima denuncia con l’elenco di 14 persone (tra operatori, volontari, cittadini, tutti indicati con il loro nome e cognome), 48 pagine la seconda denuncia, con l’elenco di 5 persone tra volontari ed operatori AVCPP tutti indicati con i loro dati anagrafici, 72 pagine la terza denuncia.
237 pagine arricchite dai nomi ed i cognomi di presunti testimoni che avrebbero riportato ad Eleonora Palazzetti informazioni, racconti, e fatti tesi a dimostrare la cattiva condotta di AVCPP.
Di fronte a queste 3 querele, il PM dott. Giuseppe Deodato ha presentato il 21 gennaio 2013 una richiesta di archiviazione, considerando le 3 denunce – dopo opportune indagini – irricevibili.
Nulla AVCPP avrebbe saputo di queste 237 pagine se ELEONORA PALAZZETTI non avesse deciso di presentare opposizione all’archiviazione.
La sua richiesta di opposizione è stata valutata dal GIP, Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Tiziana Coccoluto che in data 4 dicembre 2013 ha rigettato l’opposizione all’archiviazione e ha messo la parola FINE a 5 anni di persecuzioni firmate ELEONORA PALAZZETTI nei confronti di AVCPP e del rifugio Vitinia ex Poverello di Roma.
Ancora una volta – così come è accaduto il 1 luglio 2913, in occasione della precedente denuncia di ELEONORA PALAZZETTI archiviata prima dal PM dott.ssa Barborini e poi dal GIP che ha dichiarato inammissibile l’opposizione all’archiviazione – il clima intimidatorio, che si è fatto nel corso degli ultimi 5 anni sempre più stringente fino a trasformarsi in una vera e propria operazione di stalking inaccettabile ed inammissibile, PUO’ DIRSI UFFICIALMENTE CONCLUSO.
Un grande grazie all’avvocato Antonio Andreozzi del Foro di Roma, nostro avvocato difensore, per aver dato, ancora una volta, voce alla nostra rabbia.
Un grande grazie alla Magistratura italiana, capace di capire.
Un grande grazie alle donne e agli uomini AVCPP. Forti, coraggiosi, onesti, leali, animalisti sempre.
Simona Novi
Presidente AVCPP
P.S. E se anche questa volta Eleonora Palazzetti intendesse annunciare al mondo di voler presentato ricorso in Cassazione per la doppia archiviazione ricevuta da ulteriori sue 3 denunce, le ricordiamo che (come in occasione della doppia archiviazione del 1 luglio 2013) tale ricorso in Cassazione non è possibile:
Articolo 409 comma 6 codice di procedura penale:” L’ordinanza di archiviazione è ricorribile per cassazione solo nei casi di nullità previsti dall’art. 127 comma 5″ (mancati avvisi alle parti).
“La persona offesa è legittimata a ricorrere per cassazione contro l’ordinanza di archiviazione se pronunciata a seguito di udienza in camera di consiglio della cui fissazione non le sia stato dato avviso” (Corte Cost. 16 luglio 1991 n. 353).
Leave A Comment