ACCADE A ROMA OGGI. Difendiamo i cani del rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo: devono essere curati. Nel loro rifugio, non trattati come pacchi postali *VIDEO*

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Dal 14 aprile 2014 AVCPP è stata diffidata pubblicamente dal continuare a curare i cani ospitati nel rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo a sue spese (dal 2008, AVCPP ha raccolto 370.000 euro per curare i cani e gatti di Roma Capitale chiusi nei canili comunali di Roma gestiti da AVCPP): ci avrebbe pensato un Direttore Sanitario consulente di Roma Capitale.

L’Ufficio Benessere degli Animali ha anche intimato AVCPP di consegnare tutte le schede sanitarie di tutti i cani presenti in canile: schede sanitarie , una per ogni cane, con dentro tutti gli accertamenti, le visite specialistiche, le analisi cliniche, le analisi diagnostiche, i ricoveri ed i medicinali garantiti da AVCPP per curare gli animali: non essendo stata autorizzata da Roma Capitale, AVCPP non ha mai potuto nominare un direttore sanitario per la realizzazione delle cartelle cliniche, ma ha sempre pagato  un veterinario professionista per le cure degli animali. E questo professionista gestiva le schede sanitarie degli animali.

E così il 22 aprile 2014 abbiamo ufficialmente consegnato  le schede sanitarie dei 10 cani che in passato avevano contrattato la leishmania e che noi abbiamo curato. Mentre il 5 maggio,  abbiamo terminato di consegnare al Direttore Sanitario del rifugio comunale Ponte Marconi le schede sanitarie relative agli altri 108 cani ancora presenti in canile: 887 analisi cliniche e diagnostiche, visite specialistiche, terapie, ricoveri, interventi chirurgici, ricoveri. Quanto garantito agli animali a spese AVCPP dall’aprile del 2011, da quando è cessato il presidio ASL (quanto garantito da AVCPP precedentemente a quella data è nell’archivio ASL e non è da noi conteggiabile). Si tratta di più di 8 accertamenti a cane.

Pensavamo, manifestando la nostra disponibilità, che il nuovo Direttore Sanitario del rifugio collaborasse con noi. Ed invece non è stato così.

Questo consulente è stato nominato il 20 dicembre 2013 da Roma Capitale (43.000 euro l’anno di prima convenzione più 9.000 euro a trimestre per la carica di Responsabile Sanitario, quindi a maggio già sono stati pagati due trimestri) ma AVCPP ne ha avuto una generica informativa solo il 12 febbraio 2014.

Ha iniziato a palesarsi in canile il 14 febbraio 2014 posizionando nel bagno della struttura le sue NOTE INFORMATIVE. Siamo ormai arrivati a 18 prescrizioni.

Inutile precisare che queste note informative NON sono mai state inviate formalmente ad AVCPP.

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Una delle più belle è l’ultima, la diciottesima, arrivata il 25 marzo: si chiama “TEST. Progetto km O” CONSUMO DEI RESIDUI DELLE MENSE SCOLASTICHE NEL RIFUGIO COMUNALE PONTE MARCONI EX CINODROMO…. Ecco la foto

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Avanzi delle mense scolastiche somministrati ai cani: non è mai accaduto a Roma, neanche ai tempi del vecchio canile di Porta Portese….

Accade solo al canile sotto sequestro Parrelli dove i cani continuano a mangiare avanzi, pane e pizza, nonostante il sequestro avvenuto il 9 ottobre 2013 e la nomina di Roma Capitale come custode giudiziario… mah…

Ma torniamo al rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo. Dal 5 maggio, giorno del passaggio di consegne formale ed ufficiale, nel rifugio comunale Ponte Marconi sta accadendo che:

– i 10 cani che in passato hanno contratto la leishmania sono stati messi tutti insieme in 10 gabbie ravvicinate, tutte ingentilite da un bel fiocchetto giallo

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– ben 6 cani sono usciti in adozione senza visita di uscita, senza colloquio con il veterinario, senza consegna della cartella clinica: Aragon, Willy, Sugar, Omar, Semola e Mongo (cosa mai successa in nessuno dei canili comunali di Roma, dai tempi del vecchio Porta Portese. Oggi succede solo al Parrelli, ma quello è un canile privato sequestrato il 9 ottobre 2013, mica è un rifugio comunale …)

– la terapista del rifugio, presente nella struttura dal 2006, con decenni di esperienza, non viene riconosciuta dal Direttore Sanitario e lo stesso non somministra terapie, almeno negli orari in cui il personale è presente. Una domenica è stato visto entrare in canile alle 19 ma da allora ci sono testimonianze che dicono che non è stato mai piu’ visto entrare, neanche di sera . Morale della favola, sono state ufficialmente estromesse dalle informazioni sanitarie tutte le persone che fino ad ora se ne sono occupate e le hanno pagate con i loro fondi. E sono state estromesse dalle informazioni anche le persone dell’ufficio adozioni che devono sponsorizzare le uscite degli animali dal canile (la stessa cosa succede al Parrelli: nessun volontario sa “se” e “chi” somministri eventuali terapie: ma come mai questo parallelismo tra il rifugio comunale ed il canile sotto sequestro Parrelli ricorre così frequentemente?)

– dal 14 aprile 2013,  i 115 cani presenti nel rifugio non vengono più visitati, monitorati. Non esiste più alcuna forma di prevenzione, monitoraggio, controllo, in cani che sono perlopiù anziani

– quattro cani che necessitavano di terapie (che potevano tutte essere tranquillamente effettuate nel rifugio stesso) sono stati  invece trasferiti a Muratella perchè secondo il direttore sanitario è “struttura dotata di una stabile organizzazione sanitaria”. E sono stati messi nei carrelli, generando nuovo sovraffollamento, in una struttura che già presenta un consistente numero di cani fuori dalle gabbie, come l’Ufficio Benessere degli Animali sa benissimo. Cani fuori posto che se invece fossero normalmente aperte tutte le strutture comunali, non ci sarebbero (come mai l’UBA dal 2012 non lavora per la riapertura del rifugio comunale Vitinia ex Poverello?).

– i 4 cani trasferiti a Muratella si sono sentiti male, uno dopo l’altro, una volta a Muratella e, incredibile ma vero, sono stati ricoverati a spese AVCPP…

Janet:  insufficienza renale, doveva essere monitorata e doveva effettuare un ciclo h.24 di fluidoterapia. Senza il direttore sanitario e senza la diffida ad AVCPP, sarebbe stata curata in canile dal nostro veterinario e dalla nostra terapista e se la situazione fosse precipitata sarebbe stata immediamente ricoverata. Ed invece Janet ha vissuto in questo carrello dal 9 maggio al 16 maggio, quando – stava molto male – è stata presa in affido dalla nostra Simona e ricoverata a spese AVCPP: è morta di arresto cardiocircolatorio la notte tra il 16 ed il 17 maggio

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https://www.iolibero.org/2014/05/17/janet-una-cana-di-carattere/

Lupone, insufficienza cardiaca: il 28 aprile il direttore sanitario lo ha voluto trasferire a Muratella dove la ASL RMD ha chiesto ad AVCPP di acquistare le sue medicine. Sabato 17 maggio Lupone si è sentito male a Muratella: una forte ascite. Il veterinario ASL ne ha chiesto il ricovero ma il responsabile ASL lo ha negato e così Lupone è stato ricoverato a spese AVCPP …

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https://www.iolibero.org/2014/05/17/lupo-occhi-che-catturano/

Danko, si è sentito improvvisamente male la mattina del 15 maggio. Il responsabile sanitario sopraggiunge in canile dopo un’ora e nonostante sappia che il mezzo furgonato AVCPP è impegnato in un servizio a Monteverde, impedisce alle persone AVCPP di caricare il cane in macchina. Ordina l’invio del cane in un ambulatorio ASL RMD di Ostia. Il furgone arriva alle 11, a Ostia i veterinari somministrano una iniezione di Ranidil e indicano il trasporto del cane a Muratella per 36/48 ore di monitoraggio. Danko viene messo in un carrello. Venerdì 16 maggio, Muratella (“struttura dotata di una stabile organizzazione sanitaria” secondo il consulente di Roma Capitale….) dalle ore 13 rimane senza presidio veterinario. La sera di venerdì, alle ore 20, i volontari vedono il cane sofferente, non respira, sbava. Alle 22 AVCPP lo ricovera in una clinica veterinaria dove arriva in queste condizioni

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https://www.iolibero.org/2014/05/17/danko-il-cane-di-lontane-origini-adozione-del-cuore/

Saetta, dal 30 aprile ripetutamente segnalata per una zampa che le provoca molto dolore, è stata trasferita a Muratella il 14 maggio dal responsabile sanitario consulente di Roma Capitale  quando, oltre al piede rovinato, è comparso a Saetta anche un ascesso sul muso. Ed ora è qui, in un carrello di Muratella…

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https://www.iolibero.org/2014/05/18/saetta-vispa-ed-energica-nonostante-leta/

Tutto cio’ poteva non accadere. Il rifugio comunale Ponte Marconi è dotato di una degenza, di una terapista, di veterinari fino al 14 aprile pagati da AVCPP.

Janet non doveva morire dopo 8 giorni dentro un carrello, lontana dai suoi amici, dai suoi punti di riferimento.

Danko non doveva essere ricoverato – per un puro miracolo – con due giorni di ritardo, peraltro passati dentro ad un carrello.

Lupone non doveva essere ricoverato a spese AVCPP da quella che il responsabile sanitario – che in tutto cio’ guadagna decine di migliaia di euro l’anno senza mai curare un cane – considera una “struttura dotata di una stabile organizzazione sanitaria”.  Muratella è talmente “stabile” da rimanere senza veterinari il venerdì pomeriggio, il sabato pomeriggio e la domenica pomeriggia ed è talmente “dotata” chiedere continuamente ad AVCPP – E NON SOLO PER I CANI DEL RIFUGIO COMUNALE PONTE MARCONI EX CINODROMO – di pagare le cure veterinarie.

Questa è la verità. E per il riconoscimento di questa verità ed il ripristino di normali condizioni di benessere, di tutela e di diritti degli animali, AVCPP continuerà a lottare.

Simona Novi

Presidente AVCPP

 Il video della degenza del rifugio comunale Ponte Marconi, da 11 anni la casa dei cani malati del rifugio

2014-05-19T17:37:38+00:00 19 maggio 2014|5 Comments

5 Comments

  1. Cristiana 19 maggio 2014 at 10:37 pm - Reply

    E’ una vergogna! Mai i cani del Rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo hanno vissuto un incubo come quello che stanno vivendo dal 14 Aprile. MAI! Speriamo di svegliarci presto, tutti sudati e agitati, per tirare un sospiro di sollievo e dire, ad occhi aperti…. ERA SOLO UN BRUTTISSIMO INCUBO! Janet però rimarrà per sempre prigioniera e vittima di questo incubo. Facciamo in modo che nessun altro cane debba immolarsi per far capire a tutti che il MALE si è impossessato di questa struttura. AIUTATECI A LIBERARLA. AIUTATECI A SALVARE I CANI DEL RIFUGIO PONTE MARCONI.

  2. Monica Parisi 19 maggio 2014 at 11:09 pm - Reply

    VERGOGNA!!!!! LICENZIAMENTO di tale “direttore sanitario” per gravi deficienze e stipendi NORMALI a TRE veterinari,con i soldi destinati a 2″Quello”, ecco cosa si dovrebbe fare!!!

  3. Alessandra 21 maggio 2014 at 10:28 pm - Reply

    Io questo fantomatico “direttore sanitario” lo manderei a raccogliere i cartoni.
    Ora vorrei che mi spiegaste perché percepisce questo stipendio e se c’è qualcuno che controlla il suo operato….
    Ma tanto questo è il metodo all’italiana, prendere qualcosa che bene o male funziona (con tutte le difficoltà del caso) e metterla nelle mani di incompetenti arraffoni……

  4. Federica 29 maggio 2014 at 1:09 pm - Reply

    Ma siamo impazziti ?!? Il fantomatico consulente percepisce, da Roma Capitale, e quindi da noi cittadini, € 43.000,00 l’anno di prima convenzione più € 9.000,00a trimestre per la carica di Responsabile Sanitario, per fare cosa?!? Nulla, verrebbe da dire, e invece no, fa peggio, fa del male a queste creature, non curandoli e lasciandoli al loro destino!!! Ma come possiamo accettare tutto questo?!? Gli scarti delle mense, come pasto?!? Ma dove stiamo arrivando??? Questa è una situazione allucinante, degna di DENUNCIA!!!! CHE ROMA CAPITALE RIDIA SUBITO la gestione a AVCPP!!!! SUBITO!!! Che l’Assessore Marino faccia, finalmente, IL SUO DOVERE!!!!!!

  5. paola 29 maggio 2014 at 3:20 pm - Reply

    Ma non esiste legge che tuteli questi poveri animali? È mai possibile che gli sforzi che quotidianamente fanno i ragazzi/e al canile non vengano premiati, ma anzi screditati da un sindaco imbecille e da tutti i suoi collaboratori? E mi sconvolge il fatto che il sindaco Marino sia pure un medico! Dove è la sua umanità…… la saggezza della gente e la civiltà di un popolo si misurano anche nel modo in cui trattano i propri animali. Evidentemente noi siamo governati da incivili che pensano solo al dio denaro. VERGOGNA

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