Spot e Monica

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C’era una volta un cane… quel cane sono io, sono Spot… non so quando sono nato, non so dove né per quanto tempo ho vissuto prima di finire in canile, so solo che un giorno, senza aver commesso nessun reato un orco cattivo mi ha rinchiuso in un canile.
Ora però vi scrivo da un bel giardino, una cuccia calda, cibo e acqua freschi e in abbondanza…ho anche una collezione di guinzagli, una fidanzata e un nipotino…come dite? sono saltato al lieto fine? Eh si non ho resistito, volevo tranquillizzarvi sennò che favola è?
Anche se tutto è cominciato nel peggiore dei modi, come la migliore delle favole, almeno per me, c’è stato il lieto fine e voglio condividerlo con voi, perché se avete dei dubbi riguardo all’adozione di un cane adulto guardate il mio muso, i miei occhi o venitemi a vedere dal vivo scodinzolare mentre scavo la terra o mentre vado a caccia all’imbrunire, fiero ed entusiasta e allora si che darete anche voi un lieto fine alla triste storia di uno dei miei ex compagni di sventura.
Dimenticavo la cosa più importante: il lieto fine c’è stato perché ho trovato una mamma e un papà e tanti tanti amici a 2 zampe che mi ricoprono d’affetto… questa si che è “vita da cani”!
Sono stato in canile praticamente tutta la mia vita ma per fortuna poco dopo il mio arrivo la mia prigione è stata “occupata” dai volontari dell’AVCPP…e la mia vita è cambiata… sono arrivate Cinzia, Simona, Elvira e tante altre volontarie… loro sono persone che non si limitano ad amare i cani, loro dedicano tutta la loro vita, il loro tempo e le loro energie a noi quadrupedi sfortunati…e così in una gabbia fatiscente con le grate arrugginite, con il sottofondo del treno a scandire le mie giornate, sono andato avanti…evidentemente ero forte fisicamente e mentalmente per sopravvivere a quell’orrore, stavo lì, buono buono, zitto zitto, limitandomi a piagnucolare e fare le piroette davanti alla gabbia quando veniva qualche visitatore… eppure niente, per lunghi anni sono stato al freddo, al caldo, confortato solo dall’amore dei volontari e dei lavoratori…poi nel 2005 è arrivata Monica che aveva perso il suo cane un anno prima, viveva sola in un appartamento e credeva – come molti – che prendere un cane per lasciarlo solo tutto il giorno fosse una crudeltà… poi ha vissuto le gabbie, gli occhi disperati e i lamenti accorati di tutti noi, ha camminato nel nostro fango, ha sofferto il caldo delle nostre gabbie e ha capito che 8 ore in un appartamento in solitudine (io la chiamo tranquillità!) per uno di noi sarebbe stato il paradiso, altro che crudeltà!! Bauuuuuuuuuuuuuuuu!
Non è stato tutto facile e immediato, Monica aveva mille dubbi… e se abbaiavo? e se sporcavo? e se i vicini mi avessero odiato? E se… e se…? Ma coi se e coi ma non si va da nessuna parte e le mie scodinzolate e i miei occhioni hanno fatto il resto, insieme all’incoraggiamento e le rassicurazioni di Simona Cinzia e Elvira che facevano il tifo per me… il 21 aprile 2007 è iniziata la mia nuova vita, parto per Acilia, lascio per sempre quella gabbia umida e i miei compagni di sventura prigionieri dell’orco cattivo…il treno no, è lo stesso che passa davanti casa di Monica… la colonna sonora della mia vita!!
Mi colloco allegramente sul terrazzo di Monica… è grande, asciutto, ombreggiato ma non troppo… cavoli, un lusso rispetto alla mia gabbia! Dopo un mesetto, nel palazzo qualcuno si accorge che esisto, ma non per lamentarsi bensì per fare i complimenti a Monica sul mio comportamento… sono bravissimo, mai un abbaio, mai un pelo lasciato sulle scale (glielo dicevo io che non si doveva preoccupare ma lei non capisce la mia lingua!!)… inoltre adoro andare in carrozza e quelle rare volte in cui Monica deve assentarsi per un weekend mi lascia al castello dei “nonni”… lì c’è un grande giardino…e io ci sguazzo… faccio anche la guardia, abbaio, corro su e giù a difesa della mia nuova famiglia… insomma ovunque vada riscuoto applausi!!
Nel frattempo in famiglia arriva lui, ti pareva? Ora che ero arrivato, piazzato in pole position a dominare Monica e la sua vita arriva il principe azzurro… per carità, lui mi adora, io lo amo, non ha neanche un cavallo bianco per farmi ingelosire ma… è lui il capo branco, è grande, è maschio, mi viene spontaneo obbedirgli, sottomettermi e abbassare le orecchie quando lui alza la voce!! E pensare che ero considerato un cane dominante!!
C’è da dire che il suo castello si trova in un bosco fantastico… tante piante, tanti odori…dicono si chiami Pineta di Castelfusano…col tempo ci andiamo sempre più spesso, mi portano con loro quasi ovunque vadano, a piedi o con la carrozza…si si, siamo proprio una bella famiglia… mi danno un giardino tutto per me, altro che la gabbia del canile… c’è l’erbetta fresca, posso scavare la terra quando ho caldo, ho l’ombra degli alberi, respiro i profumi della natura, e poi le passeggiate non si fanno sul cemento ma nella macchia mediterranea…questa si che è vita da cani!! E poi ci sono tanti animali diversi da me…anche quei gattacci però, quelli proprio non li sopporto!!
Beh uno l’ho sopportato… si chiamava Trippetta, era un pallina miagolante di pochi grammi abbandonata in un cassonetto vicino alla mia cuccia a giugno dell’anno scorso… Monica l’ha preso, me l’hanno messo davanti…ci ho provato a ingoiarlo in un solo boccone tipo gatto Silvestro con Titti, ma chissà perché mi è arrivato uno scapaccione…allora ho capito che dovevo fare il bravo… era un pò rompino, giocava con la mia coda, mi dava le zampate, mangiava più spesso di me… ma eravamo amici, sono certo che con un po’ più di tempo gli avrei insegnato ad abbaiare…ero quanto di più simile a una mamma gatta per lui!! Di sicuro quell’estate in quel giardino c’era tanto amore, tanta gioia…poi Trippetta non ha capito…ha attraversato di corsa…e non l’ho più visto… l’abbiamo cercato per giorni…non posso dirlo a Monica perché non so parlare ma…io ho visto cosa gli è successo… un po’ mi manca quel minuscolo felino insolente!
Così la mia vita scorre ora serena… ormai partecipo a qualsiasi chiacchiera tra vicini di casa, che si parli di calcio, di politica o di vacanze io sto lì in mezzo a loro, ascolto e sembra quasi che io capisca…l’importante è che ogni tanto qualcuno mi faccia una carezza o mi faccia assaggiare quello che sta mangiando… insomma si ho un difettuccio, sono perennemente famelico, per un biscotto mi vendo indecorosamente lo so, ma nessuno riesce a dire di no ai miei occhioni teneri e imploranti, per questo tendo al sovrappeso!! Insomma ora ho mille amici, una casa, una famiglia e sono amato, tanto amato e coccolato…per questo posso anche andare a spasso senza guinzaglio o stare libero nel cortile anche col cancello aperto, non aggredisco più gli altri cani e sapete perché? Sono SERENO!
Raggiunta la serenità è arrivata pure una principessa per me, una labrador color miele, un pò cicciottella ma adorabile, quando mi vede le si illuminano gli occhi, mi corre incontro come una pazza…io mi lascio sniffare, non le do molta soddisfazione, purtroppo non so giocare, non so cosa dovrei fare con una cagnetta impazzita che mi saltella intorno entusiasta… ma che vorrà da me?!? però non reagisco male, sono solo un pò confuso… e ho anche un nipotino, Tonio, un meticcetto di pochi mesi che mi segue come un’ombra imitando ogni mia mossa, mi morde la coda, saltella come un pazzo…gli ho ringhiato un paio di volte quando esagerava ma siamo una gran coppia nel comprensorio…insomma la gabbia sembra così lontana, i giorni solitari e angosciosi sembrano non esserci mai stati e la mia famiglia e chi mi conosce dice a tutti che sono un cane fantastico!! E come vuole la tradizione: vissero tutti felici e contenti!
Ciao Spot

2013-01-18T00:25:04+00:00 27 agosto 2010|1 Comment

One Comment

  1. Aurora 12 dicembre 2011 at 7:55 pm - Reply

    BELLISSIMA TESTIMONIANZA

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